L’ambiente ha un nuovo amico grazie ai vuoti a rendere di Tin Beer

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Riccardo e Fausto Tin in magazzino

Gli italiani sono i primi al mondo per il consumo di acqua minerale: ben 224 litri a
testa e arrivando a consumare ben 11 miliardi di bottiglie l ’anno. È risaputo che bere molta
acqua fa bene quindi dovrebbero andarne fieri, invece ci sono due aspetti molto importanti
che non sono tenuti normalmente in adeguata considerazione.

Il primo è l’inquinamento: l’84% delle bottiglie d’acqua che consumiamo sono di
plastica, pari a 200 mila tonnellate l’anno, di cui solo il 10-15% viene riciclato. Il resto finisce nei termovalorizzatori, in discarica o disperso nell’ambiente, spesso in mare, dove diventano microplastiche ingoiate dai pesci e finiscono inevitabilmente anche nei nostri piatti.

Le bottiglie in vetro sono il restante 16% di cui il 90% è vuoto a perdere riciclato (fonte
Ministero dell’Ambiente). Dati e percentuali da far venire i brividi. Per produrre una singola bottiglia in plastica consumiamo circa mezzo litro di petrolio. In un anno quindi acquistiamo 5,9 milioni di barili di petrolio solo per produrre bottiglie di plastica.

Se rinunciamo alla plastica a favore del vuoto a rendere in vetro, potremmo risparmiare
950.000 euro di petrolio l’anno. Nel resto d’Europa sono molti i paesi ad averlo capito, soprattutto la Germania che, grazie al vuoto a rendere, è riuscito a ridurre dell’80% i rifiuti in plastica e del 96% i rifiuti in vetro. In particolare nel Nord Europa il vuoto a rendere, un sistema che utilizza la stessa bottiglia di vetro lavata e sterilizzata fino a 30 volte, rappresenta i l 70% del mercato, riducendo drasticamente i danni all’ambiente e anche alla salute dei consumatori.

Il secondo aspetto che molti ignorano, infatti, sono le particelle di plastica che ingeriamo
inconsciamente ogni giorno bevendo acqua. Ne ingeriamo circa 90 mila ogni anno. Un
recente studio dell’Ospedale Fatebenefratelli di Roma e del Politecnico delle Marche,
pubblicato sulla rivista scientifica Environment International, ha dimostrato come alcune
particelle finiscono addirittura nella placenta delle future mamme.

Questo però è solo uno dei molti studi che invitano a cambiare le nostre abitudini di
consumo dell’acqua, per il bene della nostra salute e dell’ambiente. Di tutto ciò è consapevole Tin Beer, noto distributore di bevande a conduzione familiare a Brendola, che offre la possibilità di ricevere comodamente a casa, senza costi di consegna, le migliori selezioni di acqua minerale in bottiglie di vetro con sistema vuoto a rendere: Lauretana, Lora Recoaro, Acqua Panna, Plose, S.Antonio, S.Bernardo, S.Pellegrino.

Riccardo Tin, uno dei due titolari

 

Il servizio è attivo a Brendola, Montecchio Maggiore, Lonigo, Arzignano, Chiampo, Zermeghedo, Cornedo Vicentino, Castelgomberto, Trissino, Arcugnano, Altavilla
Vicentina, Sovizzo e Creazzo. Qualità, comodità e pollice verde – quindi – in un unico servizio.

Tin Beer ha una visione chiara della società e del mondo in cui vogliamo vivere: vivere in
salute e in un ambiente pulito si può. È solo una questione di scelte quotidiane che
dipendono da ognuno di noi e, in questo caso, senza fare alcuna fatica. La sede è in via Luigi Einaudi 22, a Brendola, tel. 0444-697486, Whatsapp 328 0470273. Sito internet tinbeer.it, Facebook TinBeer.bevande, Instagram tinbeer.bevande.