Cassette di verdura vendute “in piazza”. Fermato e multato un abusivo dell’ortofrutta
Frutta e verdura venduta direttamente da un’automobile parcheggiate in piazze e strade della città di Arzignano, senza alcuna licenza di commercio per prodotti ortofrutticoli e in condizioni igieniche precarie. E’ stata stoppata dalla polizia locale Ovest Vicentino l’attività al dettaglio di un commerciante abusivo di prodotti della terra, multato e denunciato.
Si tratta di un 44enne asiatico, originario del Bangladesh, che aveva preso la definizione di venditore “ambulante” alla lettera, spostandosi per la città a bordo di un’utilitaria di sua proprietà mettendo in mostra le cassette di plastica con all’interno ortaggi vari direttamente dal vano posteriore.
Non mancava la clientela, attirata evidentemente più dai prezzi bassi che dalla qualità della merce in vendita, in particolare verdura, fino a quando una pattuglia di polizia locale ha raccolto la segnalazione di un cittadino ed ha posto fine alla condotta scorretta, in particolar modo nei confronti di chi esercita la professione di commerciante rispettando le regole, oltre che di tutela dei consumatori. Per K.G., cittadino bengalese che risiede da regolare ad Arzignano, un salasso da pagare da 5.164 euro. Oltre allo stop definitivo a questo tipo di attività fuori dalle regole.
A dare notizia del fatto, a distanza di un mese ormai dall’effettivo intervento delle forze di polizia locale in Largo De Gasperi, è stato il vicesindaco arzignanese – nonché assessore alla sicurezza – Enrico Marcigaglia attraverso il portale d’informazione gestito dal Comune, ringraziando coloro che hanno contribuito a fermare l’abusivo. “Grazie alle segnalazioni dei cittadini – scrive insieme al sindaco Alessia Bevilacqua – la polizia locale ha individuato un soggetto che vendeva verdura senza averne alcun titolo.
E’ importante combattere le forme abusive di commercio anche per tutelare chi svolge il proprio lavoro rispettando le regole. Il nostro impegno nel combattere l’abusivismo e le forme sommerse di commercio è doveroso e vigileremo affinché questi episodi non si ripetano.”