Dune (per) due, anzi tre. Il team a spinta vicentina racconta i 250 km corsi nel Sahara
Alessio Zambon e Roberto Mastrotto, una coppia di fatto quando si parla di sport, che tra loro condividono tanti punti in comune. Sono entrambi vicentini, ingegneri per studi, lavoratori e runners, specialisti delle ultra trail e dell’endurance in particolare. Ah, e da poco pure definibili tutti e due come mariti, visto che pochi giorni prima dell’invito di Radio Ecovicentino ai microfoni di Breakpoint, il biondo thienese è convolato a nozze con Francesca. Mentre l’amico e compagno di avventura in giro per il mondo, Roby, il moro chiampese, l’anello nuziale al dito lo porta già dal 2017.
Una coppia di atleti veri che macina centinaia di chilometri negli allenamenti e nelle corse a cui partecipano, in particolare tra i saliscendi delle montane, ma anche che sa sorridere e divertirsi quando si è fuori gara, sostenendosi l’un l’altro a vicenda.
Così come è stato lo scorso aprile alla celebre Marathon des Sables, corsa a tappe tra la catena dell’Atlante e il deserto del Sahara in Nordafrica che insieme a un amico svedese a completare il terzetto – per il club della Val di Fiemme “La Sportiva” – tutti insieme hanno affrontato e completato. Pure con ottimi risultati finali all’attivo e all’arrivo: nell’individuale 8° posto per Mastrotto e 15° per Zambon, entrambi al debutto, e addirittura un podio di bronzo come team. Da dire subito che erano circa 900 i runners impavidi alla partenza in Marocco, affrontando 6 estenuanti tappe in tutto dai 21 km agli 85 km da percorrere e in condizioni ambientali tutt’altro che ideali: basti dire con le temperature prossime ai 40° di giorno ed escursione termia tipica di quell’area saharaiana a trasformare il caldo in freddo di notte.
Tante le curiosità e gli aneddoti che il 32enne e il 37enne ultramaratoneti regalano ai microfoni di BreakPoint, tra il “kit di sopravvivenza” da portarsi sulle spalle su uno zainetto da meno di 10 kg di peso, che si fa sentire eccome però quando si corre su e giù tra dune di sabbia e asperità aride sulle rocce montuose, le regole d’ingaggio ferree della corsa, il dominio degli atleti di casa marocchini, l’importanza vitale dell’idratazione e la tanta ma davvero tanta tenacia che bisogna mettere tra i bagagli prima dei partire per la MdS che ogni anno attira gente – uomini e donne – da tutto il mondo. Scoprendo anche qualche “altarino” personale, stuzzicando i due ospiti sempre in movimento attraverso le domande di chi ha seguito in diretta la 67esima puntata del format dedicato agli interpreti dello sport della nostra provincia.