Migliora il titolare di un bar del paese dopo l’incidente in scooter di domenica

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Il bar gestito dallo sfortunato 40enne vittima domenica della caduta dal suo scooter

Nella sfilza di incidenti stradali con gravi conseguenze che hanno caratterizzato il week end di Ferragosto si estrapola una notizia positiva a distanza di alcuni giorni, a sgravare il bilancio. Il riferimento è alla corsa in ospedale via elisoccorso di un 40enne di Chiampo, che proprio nel suo paese di residenza era rimasto gravemente ferito dopo aver sbattuto su un marciapiede in via Monte Montello, poco lontano dagli impianti sportivi locali. Dopo l’iniziale apprensione è fuori pericolo, anche se dovrà affrontare una trafila impegnativa per rimettersi in salute.

Il fatto risale alle 19 di domenica, all’indomani del giorno di festa di mezza estate. Il barista, gestore di un locale della vallata – il Bar Marconi di Chiampo – poco lontano dal luogo del sinistro, era a bordo di uno scooter di cui ha perso il controllo, finendo sbalzato a terra dopo una caduta rovinosa quanto pericolosa per la sua incolumità.

Decisivo il fatto che indossasse regolarmente il casco salvavita, che avrebbe attutito in maniera determinante i politraumi riportati, tanto da essere ricoverato nel reparto di terapia intensiva all’ospedale Borgo Trento di Verona, dopo il volo in eliambulanza in codice rosso. Nonostante serie condizioni di salute con cui era stato accolto, sin dalle ore successive all’arrivo in pronto soccorso si paventava un certo ottimismo, pur tra tutte le cautele del caso e mantenendo rigidamente riservata la prognosi da parte dei medici.

Per M.M., ora che il principale pericolo, quello di vita, salvo complicazioni può dirsi scampato, si apre un lungo periodo di riabilitazione in conseguenza delle molteplici lesioni subite nell’impatto sul marciapiede, secondo le notizie della prima ora. L’augurio condiviso da tutti chiampesi è che possa rimettersi, relegando a un brutto ricordo il drammatico incidente di domenica scorsa e le successive preoccupazioni. La sua “quarantena” corrisponde ai giorni di prognosi con i quali sarà dimesso, non appena il quadro generale lo permetterà, e potrà così tornare al bancone del suo bar a servire i clienti più affezionati.