Pieve, incendio domato con oltre un milione di litri d’acqua. La rete idrica ha tenuto
Dopo il devastrante incendio alla chiesa della Pieve di Chiampo, intitolata al Beato Claudio, Acque del Chiampo ha fatto il punto, con una serie di verifiche, sull’impatto che l’impegnativa attività di spegnimento ha avuto sulla rete idrica e fognaria. Oltre un milione i litri d’acqua che sarebbero stati utilizzati per domare le fiamme. 70 i pompieri son stati all’opera per oltre 50 ore consecutive.
“L’emergenza ha riscontrato l’elevato uso di acqua impiegata per spegnere l’incendio ed abbiamo appurato che la rete ha risposto adeguatamente alle necessità senza impattare sul regolare servizio di distribuzione idro-potabile” afferma Andrea Pellizzari, consigliere delegato di Acque del Chiampo.
Dagli accertamenti svolti sulle reti di fognatura civile e meteorica della zona coinvolta, è emerso infatti che il deflusso dell’acqua utilizzata per estinguere l’incendio e raffreddare la copertura in rame del tetto, è correttamente confluita nella rete meteorica. Tale rete a sua volta si immette nel corso d’acqua superficiale, con fondo impermeabilizzato, che confluisce poi nel torrente Chiampo, a valle quindi delle fonti di approvvigionamento dell’acquedotto del centro idrico Grumello.
“L’ingegnere Ferruccio Zecchin, progettista della chiesa, che da subito ha seguito tutte le operazioni di spegnimento in coordinamento con il comando dei vigili del fuoco di Arzignano, sentito per appurare l’eventuale uso di estinguenti schiumogeni che come noto possono contenere sostanze inquinanti, ci ha rassicurato sul mancato uso delle stesse, questo anche in un’ottica di attenzione all’ambiente e nell’osservanza del principio di massima precauzione, ciò comportando un notevolissimo utilizzo di acqua. Ora stiamo valutando con il sindaco di Chiampo che si è prontamente preoccupato anche di questo riflesso di un eventuale contributo per il consumo straordinario di risorsa idrica che si è reso necessario per le operazioni di spegnimento dell’incendio” conclude Pellizzari.
“Come avevo promesso un minuto dopo lo spegnimento dell’incendio ci saremmo messi a pensare a come ripristinare la nostra Chiesa. Ci rimboccheremo insieme le maniche e così come è stata costruita con l’aiuto di molti così la ripristineremo con l’aiuto di tutti. Anche di Acque del Chiampo, che sono convinto darà il proprio contributo – aggiunge il sindaco di Chiampo Matteo Macilotti – e che ringrazio per le puntuali verifiche di competenza effettuate sulla rete e sulle fonti di approvvigionamento”.
Intanto grazie all’impegno dei volontari della Protezione Civile Ana della Valchiampo la grotta di Lourdes è stata riaperta già per le celebrazioni domenicali e ospiterà quelle della festa dell’Assunta.