Lavoro nero e bugie al ricevimento nuziale: le Fiamme Gialle al “banchetto” delle sanzioni
Rischiano un salasso da 75.600 euro – è il limite della sanzione massima – i titolari della ditta specializzata in catering per banchetti di matrimoni e ricevimenti in genere a cui ha fatto visita la Guardia di Finanza nelle scorse settimane, per verificare l’inquadramento del personale di sala all’opera tra i tavoli.
Il blitz mirato dei finanzieri – inviati dalla sede di tenenza di Arzignano – è avvenuto in una villa storica di Gambellara, mentre era in corso la festa di nozze. Sette sono i dipendenti trovati a prestare servizio senza alcun contratto regolare di lavoro, con l’aggravante di aver tentato di sviare le responsabilità a un’azienda terza che, dopo gli accertamenti del 117, è risultata estranea ai fatti contestati. A loro va aggiunto un soggetto risultato irregolare.
Le responsabilità in merito all’impiego del lavoro “sommerso” sono state quindi attribuiti a seguito della denuncia unicamente alla ditta che fornisce servizi di ristorazione con sede a Val Liona, sui Colli Berici, la cui denominazione sarà resa nota in seguito. Secondo quanto reso noto dai finanzieri intervenuti all’evento dei “fiori d’arancio” di fronte a sposi e invitati, una figura di responsabile presente tra i tavoli ha suggerito ai colleghi di fingersi dipendenti di un’impresa con sede invece a Vicenza, per “intorbidire” le acque e prendere tempo: una mossa smascherata in poco tempo dal team della GdF.
Evidente l’imbarazzo dei 7 camerieri – alcuni dei quali di giovane età – presenti di fronte ai componenti della gruppo delle Fiamme Gialle di Arzignano. Il personale impiegato in cucina, invece, è risultato assunto secondo i dettami di legge ma uno dei tre lavoratori “ai fornelli”, come emerso nelle verifiche, è risultato impiegato da un’altra società distinta rispetto a quella impegnata nel servizio ma con lo stesso soggetto come titolare, pertanto in quel giorno in posizione irregolare e da sanzionare.
Un’informativa sull’esito del controllo è stata inviata all’Ispettorato del Lavoro di Vicenza. Per conoscere l’ammontare effettivo delle sanzioni amministrative comminate bisognerà attendere l’esito del procedimento ma, come sopra accennato, il totale potrebbe superare i 75 mila euro. Inoltre, l’impresa di ristorazione dovrà provvedere all’assunzione in tempi brevi dei camerieri per regolarizzare la propria attività sul piano del personale oltre che per “abbassare” la soglia da corrispondere alla casse dello Stato.