Gesuiti e Università di Padova in lutto per la morte del decano padre Mario Ciman
La comunità cristiana del Veneto della Compagnia di Gesù piange in queste ore la morte di uno dei suoi decani, un uomo colto che insegnò chimica per quasi 40 anni all’Università di Padova e fondatore dell’associazione di volontariato Universitari Costruttori. Il riferimento è al vicentino di nascita padre Mario Ciman, originario dell’Ovest Vicentino, spentosi alla bella età di 96 anni proprio nel capoluogo patavino, dove ha trascorso gran parte della sua esistenza e della sua missione in vesti di gesuita.
A dare per primo la notizia della morte del sacerdote e docente in pensione è il Mattino di Padova, che ha reso noto anche come la cerimonia funebre, prevista in forma privata vista l’impossibilità concreta di garantire l’accesso alle centinaia di persone altrimenti attese, sarà trasmessa in diretta televisiva dall’emittente locale Telechiara, sul canale 14 del digitale terrestre. Il funerale si celererà domani, giovedì 24 giugno, a partire dalle 15.
Ad andarsene è un illustre vicentino di nascita e padovano d’adozione, la cui famiglia è molto nota nella provincia berica, in particolare nel settore dell’economia. Basti pensare a Massimo Calearo Ciman, ex presidente di Confidustria Vicenza ed ex parlamentare, suo nipote al pari di Luciano Vescovi, attuale guida sempre dell’associazione che rappresenta gli industriali vicentini. In vita, oltre ai tanti nipoti e altri parenti nel Vicentino – padre Mario era il secondo di ben otto fratelli -, lascia la sorella Berta Ciman. Era nato nel settembre del 1924, vivendo l’orrore della Seconda Guerra da giovane studente in seminario.
Padre Ciman ha affiancato alla sua opera di gesuita, tra l’altro dirigendo per anni il Collegio Antoniano di Padova, la carriera di docente stimato in chimica biologica all’interno della facoltà di Medicina e in quella di Farmacia, materia di insegnamento in cui è considerato uno dei massimi esperti e studiosi nel secolo scorso. Si era laureato per la prima volta all’Università di Padova esattamente 70 anni fa, nel 1951, per essere ordinato sacerdote tre anni dopo. Una lunga carriera accademica, affiancata al servizio religioso con particolare attenzione ai giovani studenti universitari che invitava a spendere parte del loro tempo nel volontariato, hanno contraddistinto il suo operato fino agli anni del riposo e della vecchiaia, trascorsa serenamente fino ai mesi recenti, quando le sue condizioni generali di salute si erano aggravate fino al momento dell’ascensione della sua anima al cielo.
Assistente spirituale ma anche sacerdote viaggiatore in tutti i continenti, in virtù dei suoi studi e della partecipazione a convegni in ogni angolo del pianeta, padre Ciman è considerato da coloro che lo hanno conosciuto e seguito coma una sorta di trait d’union tra la scienza e la fede, che nella sua persona e nel suo esempio hanno trovato il modo di fondersi trovando un originalissimo equilibrio. Migliaia di giovani che hanno pernottato a Padova hanno conosciuto quel padre gesuita dall’alto profilo intellettuale ma dalla “battuta facile” e alla portata di tutti, e lo ricordano con stima e affetto dovuti quanto sinceri.