La violenza sessuale subita da una 17enne, l’omertà della famiglia, la fuga dello zio violentatore

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Un nuovo caso di abuso sessuale (Foto di RDNE Stock project)

E’ stato arrestato a distanza di tre mesi lo zio di un’adolescente di 17 anni, di nazionalità di uno Stato asiatico, e cresciuta nell’Ovest Vicentino, vittima quest’ultima di una violenza sessuale perpetrata in suo danno dal parente. Il grave fatto risale a giovedì 29 febbraio di quest’anno, e a distanza di alcuni giorni la giovane di Arzignano era riuscita non senza difficoltà a superare le resistenze opposte dalla famiglia per denunciare l’uomo, un 35enne risultato poi irregolare in Italia, del quale conosceva a malapena il nome.

Il quale, nel frattempo, era fuggito. Lasciando il Veneto verso destinazione ignota. L’abuso sarebbe avvenuto all’interno delle mura domestiche, dove vive la ragazza 17enne insieme ai genitori. Subito dopo, lei, vittima dello sfrenato impulso sessuale dello zio che conosceva a malapena, ha informato i familiari della violenza subita. Una deprecabile condotta poi confermata dai controlli sanitari.

Trovando però inizialmente un muro costituito da retaggi culturali che contrastano le leggi italiane, con delle pressioni sul piano psicologico tese a celare quanto accaduto per evitare lo scandalo nella comunità. L’adolescente, però, ha trovato la forza per andare contro alle richieste della sua stessa famiglia, denunciando il reato ai Carabinieri. I militari arzignanesi hanno quindi attivato le indagini, appurando che il violentatore straniero nel frattempo era fuggito facendo perdere ogni traccia, per di più da clandestino.

Dinamiche ostative, queste, di fatto, che hanno complicato non di poco le azioni necessarie per ricostruire i movimenti del 35enne, considerando l’omertà – ma solo iniziale, come si specifica nel report dei Carabinieri della Compagnia di Valdagno – da parte di conoscenti e parenti i quali rischiavano di sconfinare nel favoreggiamento, nel tentativo di coprire quello che veniva percepito come un disonore.

Grazie al contributo fattivo della polizia giudiziaria della Procura di Vicenza, l’aggressore è stato individuato in provincia di Pavia, dove si era trasferito vivendo in condizioni di senza fissa dimora, ma di fatto ospite di altri conoscenti dopo aver girovagato per il Nord Italia. Il cittadino asiatico è stato infine preso in consegna dagli agenti di polizia locale di Voghera e dai militari dell’Arma locali e trattenuto, fino all’arresto disposto da un giudice berico, visti glie evidenti pericoli di fuga e di reiterazione del reato. Ora si trova in carcere, in attesa del processo, da mercoledì della settimana in corso.