L’ex dirigente Ghiotto colleziona condanne: altri 14 mesi di carcere per evasione fiscale
Dopo aver applaudito tante doppiette dei suoi campioni, da presidente dell’Arzignano Grifo che un decennio fa dettava legge nei palasport del calcio a 5 italiano, Andrea Ghiotto ne realizza personalmente una di inedita. Seconda condanna – a un anno e due mesi – in un mese per l’ex dirigente sportivo che, come riporta l’edizione odierna de Il Giornale di Vicenza, “allunga” la propria detenzione in carcere sommando altri 14 mesi ai 6 anni già confermati. Frode fiscale il reato contestato dagli inquirenti, con all’orizzonte un possibile tris nel caso venisse formalizzata nei suoi confronti una (per ora ipotetica) denuncia per truffa, una volta concluse le indagini, nel campo del commercio di pellami da concia.
Guai a raffica insomma per l’ex imprenditore arzignanese, di 47 anni, ora residente a Zermeghedo, chiamato alla “resa dei conti” multipla dal tribunale del capoluogo ad appena una settimana dall’arresto e l’accompagnamento coatto presso la casa circondariale nel quartiere di S. Pio X a Vicenza. Secondo il pubblico ministero e il giudice, Ghiotto avrebbe partecipato con altre quattro persone – una donna condannata a 8 mesi e due uomini rinviati a giudizio, il quarto deceduto – ad un sistema articolato collegato ad una ditta di fatto inesistente, a cavallo tra il 2013 e il 2015. Una dinamica già collaudata, quella del varo di società cartiera, impiegate al solo scopo di emettere fatture fasulle.
Fino a poche settimane fa lo stesso Andrea Ghiotto godeva di ampia libertà di movimento, tanto da riapparire sistematicamente nei palasport del Veneto e nelle sedi di alcune società sportive. “Avvistamenti” che sembravano presagire un eventuale ritorno a bordocampo in vesti dirigenziali dell’ex presidente dell’Arzignano.