Botte al parco tra connazionali. A dividere i due contendenti gli agenti di polizia locale
Tardo pomeriggio assai movimento venerdì scorso al Parco Ippodromo, in pieno centro a Lonigo, dove una pattuglia di polizia locale intercomunale è stata costretta ad intervenire d’urgenza per sedare una zuffa tra due uomini stranieri. Che, alla luce della versione dei fatti fornita dal più giovane dei due, potrebbe però assumere i contorni di un’aggressione.
Si trattava di due connazionali asiatici e probabilmente ex amici oltre che ex parenti, di 27 e 31 anni di età, venuti a contato dopo un’accesa discussione che non ha portato però alla fatidica stretta di mano. Bensì a “venire alle mani” a suon di ceffoni e pugni e perfino di bastonate.
A richiedere il sopralluogo urgente dei poliziotti giunti dalla sede del comando di viale Vittoria, distante meno di un chilometro dall’area verde del centro leoniceno, sono stati altri frequentatori del parco. I quali in un primo momento fungevano solo da “spettatori” incuriositi nel corso dell’animato faccia a faccia tra i due uomini originari dell’India, sfociata poi in una rissa a cielo aperto, con uno dei due a percuotere il contendente utilizzando un non meglio precisato “bastone”. I due, oltre che connazionali, erano anche parenti, vale a dire cognati almeno in passato, secondo la versione dei fatti riportata oggi su un articolo di cronaca locale del Giornale di Vicenza.
Questioni di famiglia, quindi, avrebbero surriscaldato gli animi fino a far scattare la scintilla, non certo amorevole, tra i due. Per S.A. e H.M, immigrati regolari rispettivamente di 27 e 31 anni, potrebbero scattate due denunce individuali per rissa. Ma l’alterco andrà approfondito nei dettagli, visto che uno dei due è rimasto contuso tanto da concludere la giornata al pronto soccorso, dopo l’arrivo di un’ambulanza del 118 nel cuore di Lonigo.
Non solo ferite superficiali, quindi, ma lesioni da curare e accertamenti da espletare al più presto in pronto soccorso. Prognosi di pochi giorni per il 27enne, uscito comunque malconcio dal faccia a faccia violento con i contorni sfumati di una sorta di missione punitiva. Che, forse, potrebbe essere premeditata e non il risultato imprevedibile di una lite sfociata in botte da orbi. Ai giudici del Tribunale di Vicenza toccherà l’onere di sancire se ci sia stata una vittima e un colpevole oppure una corresponsabilità tra i litganti.