Lavoro nero e carenze in sicurezza nei cantieri edili: lavori sospesi e 170 mila euro di sanzioni
Nove imprenditori indagati, quattro lavoratori trovati all’opera senza contratto di lavoro e quindi in assenza di coperture assicurative e previdenziali, oltre 170 mila euro di sanzioni comminate dai Carabinieri del Nil, il Nucleo Ispettorato del Lavoro di Vicenza. E’ questo il bilancio di un’attività di controllo in materia di sicurezza portato in campo in più posti della provincia nei cantieri edili, vista la necessità di potenziare i controlli in ragione della proliferazione dei lavori di ristrutturazione legati al bonus 110%.
Lonigo nell’area del Bassovicentino, Caltrano in Altovicentino e Valbrenta per il Bassanese sono tre luoghi dove gli operatori del Nucleo hanno riscontrato gravi inadempienze proprio nel settore edile grazie alle ispezioni decise per prevenire il verificarsi di incidenti sul lavoro oltre che per favorire la corretta applicazione delle normative.
LONIGO. Nel comune leoniceno è stato effettuato un controllo in un cantiere dove stavano operando sei aziende impiegate in diverse fasi di costruzione. Due società hanno commesso gravi violazioni alla sicurezza: le rispettive maestranze lavoravano sull’impalcato che non rispettava le condizioni di sicurezza contro le cadute nel vuoto, non utilizzavano i dispositivi di sicurezza di terza categoria salvavita. Per tali motivi è scattata la sospensione dell’attività imprenditoriale. Anche una terza società, che si occupa di carpenteria leggera, operante nel medesimo cantiere, veniva sospesa poiché priva della documentazione necessaria e si constatava la mancanza del Piano Operativo di Sicurezza.
CALTRANO. Ristrutturazione totale di una abitazione nel piccolo paese della pedemontana dove in un’abitazione privata disposta su tre livelli fuori terra il controllo del personale del Nil ha portato alla sospensione della società edile, unica impiegata nei lavori, per gravi motivi di sicurezza sul lavoro, e per l’impiego di manodopera “in nero” senza preventiva comunicazione di assunzione. Allo stesso imprenditore si contestava la mancanza del Piano Operativo di Sicurezza, la mancata attuazione dei corsi di formazione generale e specifica e la mancata nomina del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione. Del tutto assenti anche le vincolanti autorizzazioni comunali per l’inizio dei lavori, inevitabile l’avvio dell’iter per ottenere l’ordinanza di sospensione dei lavori cantieristici.
VALBRENTA. All’interno del territorio dell’ente comunale di recente istituzione i Carabinieri hanno individuato quattro lavoratori stranieri di cui tre risultati del tutto irregolari, all’opera all’interno di due cantieri attigui nell’ambito dei lavori di riqualificazione energetica super bonus 110%. Due i provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale a carico del titolare dell’impresa per la mancanza di protezioni verso il vuoto, la mancata formazione e sorveglianza sanitaria e per lavoro “nero”. A carico dell’impresa andata sotto indagine le irregolarità nei ponteggi e mancata verifica trimestrale di funi e gru. Gli accertamenti hanno consentito, infine , di elevare sanzioni per contributi e premi assicurativi non versati.
“L’attività ispettiva, di natura ordinaria e tecnica – spiega una nota del Comando Provinciale – è volta alla verifica della regolare occupazione dei lavoratori e al rispetto delle norme in materia di sicurezza, salute ed igiene sui luoghi di lavoro. Gli accessi ispettivi hanno la finalità di individuare eventuali inadempienze in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro quali omessa redazione del piano operativo di sicurezza, mancata nomina del responsabile servizio di prevenzione e protezione, formazione/informazione sulla sicurezza dei lavoratori, mancanza di parapetti sugli impalcati e ponti di servizio, mancato rispetto delle norme in materia di igiene e salute”.