Travolto e ucciso da un tir, resta un mistero chi l’abbia travolto. Ricerche anche all’estero
Si era alzato di buon mattino, come ogni agricoltore che si rispetti, Lorenzo Marchetto. Ma nulla poteva lasciar presagire che venerdì scorso, tra le 6.30 e le 7 del mattino, il posto in cui avrebbe concluso la sua vita a 57 anni di età sarebbe stato la stazione di servizio e rifornimento “Loro” di Almisano, che frequentava regolarmente. E dove, probabilmente, stava attendendo l’apertura del bar annesso per la colazione, prima di recarsi al lavoro.
A travolgerlo e ucciderlo, secondo la pista principale di indagini che stanno seguendo i carabinieri del Nucleo investigativo di Vicenza, sarebbe stato un autotrasportatore che, forse inconsapevolmente, ha travolto l’uomo di Sarego provocandogli ferite mortali alla testa. Chi sia stato, al di là dell’entità della colpa che sarà valutata nelle sedi opportune, non ha prestato soccorso alla vittima dell’investimento, e a distanza di 72 ore non ha ancora un nome.
I filmati di videosorveglianza analizzati dagli investigatori dell’Arma dei carabinieri hanno sì fornito elementi utili ma non esaustivi per risolvere un caso rivelatosi via via sempre più complicato, con sullo sfondo una grave ipotesi di omicidio stradale a campeggiare. La cruenta scena dell’investimento mortale non è stata ripresa a causa dall’angolazione delle telecamere puntate verso il caseggiato e le colonnine di rifornimento, non potendo coprire per intero la vasta area del grande piazzale. Ma consentirebbero di riconoscere le targhe dei mezzi pesanti che in un lasso di tempo importante – tra le 6.15 e le 7 circa – hanno usufruito del punto carburante lungo la strada provinciale 17.
Il vicino casello autostradale dell’A4, con ogni probabilità imboccato dall’autotrasportatore a tutti gli effetti ricercato ora anche oltre i confini nazionali, ha fornito ulteriore materiale video subito incrociato con quello già acquisito, grazie alla collaborazione fornita del gestore della pompa di benzina di Almisano. La ricostruzione più logica e verosimile vede infatti il tir uscire dal piazzale verso nord, imboccare la strada verso il casello di Montebello (distante solo una manciata di chilometri), per poi seguire un tragitto, da questo punto in poi, che rimane misterioso. Si potrebbe trattare di un mezzo e di un autista di nazionalità straniera, ma anche di un italiano diretto in paesi europei dopo aver completato il carico merci in una delle tante aziende della zona industriale di Lonigo o dei comuni limitrofi.
Tanti gli aspetti da verificare, troppi in un lasso di tempo così breve venerdì mattina, prima che il camion-killer facesse perdere le proprie tracce. Con il forte dubbio ma non la certezza che si sia trattata di una tragica fatalità, che non toglie un briciolo del dolore che sta affrontando da tre giorni ormai la famiglia di Lorenzo Marchetto. La vittima, sempre secondo una versione dei fatti plausibile, aveva parcheggiato la sua aula e si era diretto a piedi verso l’edificio, trovandolo chiuso. Poi la disgrazia, in un lasso di tempo ampio, fattore che contribuisce a complicare le ricerche di chi ha travolto il 57enne di Sarego. Famiglia che dovrà attendere l’esito dell’autopsia sul corpo del congiunto, disposta dalla Procura di Vicenza, prima di poter organizzarne il funerale. Si prospettano quindi giorni di ulteriore attesa, insomma, prima della celebrazione delle esequie e della sepoltura dello sfortunato agricoltore.