Via dal commercio 1.300 marsupi “porta-bebè” non sicuri. Sequestro da 250 mila euro
La Guardia di Finanza di Noventa Vicentina ha portato a termine un maxi sequestro di articoli per l’infanzia da un punto di distribuzione di Lonigo, per un valore commerciale di circa 250 mila euro. La ditta posta sotto i controlli del personale del 117 importava dei marsupi portaneonato da indossare dai genitori che, secondo le risultanze delle indagini dei finanzieri vicentini, non erano in regola con le norme di sicurezza e prevenzione previste dalla legislazione italiana.
Nel corso del blitz sono stati sequestrati 1.292 articoli di questa tipologia, stipati nel magazzino dell’azienda leonicena, a scopo cautelativo in quanto considerati potenzialmente pericolosi per la salute dei bimbi. Chiamati anche “zainetti”, flessibili e con la tasca in stoffa dove sistemare il neonato, questi accessori trovati nel capannone erano privi di parte delle avvertenze di sicurezza previste da un’apposita direttiva comunitaria.
In pratica erano sprovvisti delle necessarie istruzioni accurate che ogni genitore deve consultare prima di utilizzare l’accessorio, da maneggiare con cura vista la tenera d’età dei bebè: la legge europea prevede infatti che questo tipo di prodotto per l’infanzia deve essere accompagnato da avvertenze riguardanti ad esempio il pericolo di caduta, di soffocamento e di strangolamento in caso di uso inappropriato.
Dopo il sequestro amministrativo degli scatoloni contenenti gli oltre mille marsupi, il nucleo di finanzieri di Noventa ha provveduto a dare notizia del fatto alla Camera di Commercio, quale autorità competente in materia ed ente preposto a comminare delle multe per il mancato rispetto delle direttive sul commercio, in base al Codice del Consumo. Si prospetta quindi una sanzione salata e una procedura laboriosa per ottenere l’eventuale dissequestro della merce, che potrà essere immessa nel mercato solo dopo la “messa in regola”.
Dal comando provinciale di Guardia di Finanza di Vicenza si rende noto che l’attività di polizia amministrativa è ancora in corso, al fine di ricostruire la filiera commerciale ed evitare che vengano immessi sul mercato ulteriori prodotti non conformi alle norme e potenzialmente non sicuri per i cittadini.