L’ospedale Cazzavillan diventa un centro specializzato per la cura dell’obesità
L’ospedale di Arzignano diventa un centro specializzato per il trattamento integrato dell’obesità, con l’attivazione di una rete di ambulatori specialistici in grado di garantire una presa in carico completa dei pazienti, valorizzando così l’esperienza specifica dell’U.O.C. di chirurgia generale del Cazzavillan nella chirurgia bariatrica.
Più in dettaglio, si tratta dell’ambulatorio internistico dell’obesità, dell’ambulatorio chirurgico dell’obesità e dell’ambulatorio di psicoterapia dell’obesità, che operano in stretta collaborazione anche con l’ambulatorio dietologico presso l’ospedale di Noventa Vicentina, afferente al servizio igiene alimenti e nutrizione e dotato delle più moderne apparecchiature per lo studio della composizione corporea.
«Da diversi anni l’ospedale di Arzignano è un punto di riferimento per la chirurgia bariatrica – sottolinea la dottoressa Maria Giuseppina Bonavina, direttore generale dell’Ulss 8 Berica -, ora valorizziamo questo centro di competenze con un’offerta integrata di ambulatori specialistici e multidisciplinari, formalizzando così un percorso di presa in carico dei pazienti sempre più completo e di qualità». Proprio sull’importanza di un inquadramento complessivo del paziente si sofferma il dottor Cristiano Finco, direttore dell’U.O.C. chirurgia generale dell’ospedale di Arzignano: «È evidente che l’alta complessità clinica e le numerose complicanze che caratterizzano questa patologia rendono necessario un approccio multidisciplinare coordinato intorno ad un percorso di diagnosi e cura. Naturalmente un trattamento appropriato dell’obesità deve avere fra i suoi obiettivi una riduzione realistica del peso e il mantenimento del calo ponderale a lungo termine e gli strumenti a disposizione per raggiungere questi obiettivi sono molteplici: innanzitutto la prevenzione e la modifica dello stile di vita, quindi la dietoterapia e la terapia cognitivo-comportamentale, in alcuni casi la farmacoterapia e naturalmente la chirurgia bariatrica.
Quest’ultima è indicata per i pazienti con obesità di grado III, ovvero con indice di massa corporea maggiore di 40, e di grado II (indice di massa corporea tra 35 e 40) se con complicazioni, come ad esempio diabete tipo II, ipertensione arteriosa, sindrome delle apnee notturne». Il trattamento chirurgico segue scrupolosamente le linee guide delle società nazionali SICOB ed internazionali (IFSO), proponendo interventi restrittivi e malassorbitivi. Inoltre la collaborazione con la endoscopia assicura anche la possibilità di posizionare un palloncino intragastrico, per alcune situazioni particolari.
E al termine dell’intervento chirurgico, dopo un adeguato follow up è possibile anche un intervento di chirurgia plastica ricostruttiva. L’accesso al percorso di presa in carico avviene tramite impegnativa del medico di medicina generale per “Visita Internistica per Obesità” o “Visita Chirurgica per Obesità”, che può essere prenotata tramite il CUP de Distretto Ovest (tel. 800.21.25.25 da rete fissa o 0444 934813 da rete mobile). «Proprio il Medico di Medicina Generale – sottolinea il dottor Finco – è parte integrante del percorso diagnostico terapeutico assistenziale del paziente obeso, a partire dalla presa in carico iniziale fino
all’identificazione dei pazienti per i quali è indicata una prestazione di secondo livello presso il centro specialistico. A sottolineare l’importanza di garantire una presa in carico completa ed efficace sono da una parte i numeri, dall’altra le conseguenze dell’obesità per la salute e per la qualità di vita dei pazienti».
Si calcola che in Veneto siano circa 430 mila gli individui affetti da obesità, pari al 10.6% della popolazione. Il tutto per una patologia che rappresenta un significativo fattore di rischio per lo sviluppo di malattie croniche, fra cui il diabete mellito di tipo II, le malattie cardiovascolari, molte patologie scheletriche, disturbi della respirazione e alcuni tipi di neoplasie, senza contare le conseguenze disabilitanti.