Autovelox divelto, rubato e con tanto di avviso di minaccia. Denuncia a vandali ignoti
La prima volta hanno divelto e gettato bordo strada la colonnina che funge da box per il dispositivo autovelox, poi nei giorni scorsi l’hanno sradicata da terra e fatta sparire da Montebello. Affiggendo anche un cartello che nelle intenzioni voleva apparire minaccioso, in realtà ai limiti del ridicolo per come è stato redatto: con lettere tagliate e incollate dal giornale in stile thriller-movie e chiodi a quattro punte disegnati sul foglio utilizzato dai vandali. “La prossima volta” recita l’unica scritta composta, con i poco comuni “triboli”, chiodi da cantiere utilizzati anche in ambito bellico, abbozzati a penna lasciando intendere di spargerli sull’asfalto.
Un indizio, per chi è incaricato delle indagini dopo la denuncia contro ignoti presentata dal Comune, consiste nel fatto che gli autori della mascalzonata non hanno certo frequentato un liceo artistico vista la qualità scadente “dell’opera” lasciata in via Contrada Frigon, completa di collage. Evidentemente gli stessi temevano l’intervento magri di polizia scientifica e periti grafologi risalire ai colpevoli.
In Municipio, però, la voglia di scherzare sull’episodio ripetuto è svanita del tutto dopo la “sfida” lanciata dal vandalo che per ben due volte si è accanito sulla costruzione di metallo che funge da contenitore di protezione per l’apparecchiatura, modello “True Box”. In nessuno dei due casi il destinatario del sabotaggio si trovava all’interno del vano poi smontato, il primo addirittura la notte successiva alla prima installazione. Secondo invece tra martedì e mercoledì della scorsa settimana.
Si tratta di una delle 9 colonnine installate in paese, non solo in aree ad alta densità di traffico ma anche su strade rettilinee di periferia o campagna, dove i limiti di velocità imposti spesso vengono mal tollerati e talvolta trasgrediti. Creando pericoli per i pedoni primi tra tutti. Il primo atto vandalico risaliva come accennato al giorno dopo l’installazione, quando la colonnina fu divelta e lasciata sul posto. I tecnici comunali avevano provveduto all’immediata sostituzione nelle scorse settimane, ma probabilmente le stesse mani l’hanno nuovamente sradicata, facendola questa volta sparire.
“La misura è ormai colma – afferma l’assessore alla viabilità Francesco Gentilin -, questa volta abbiamo deciso di presentare una denuncia contro ignoti ai carabinieri, che speriamo possano risalire all’individuazione del o dei colpevoli”. A fargli eco il sindaco di Montebello: “le colonnine non sono state installate per fare cassa ma per ricordare a tutti l’importanza di moderare la velocità nelle aree maggiormente abitate e per tutelare i nostri concittadini, a partire dai bambini – ha chiarito il sindaco Dino Magnabosco –. Questi comportamenti inqualificabili non trovano giustificazione, perché recano un danno alla sicurezza stradale, a scapito dei residenti della vicina contrada Ronchi e di chi ogni giorno utilizza quella strada per i propri spostamenti”.