“Risolta” in quattro ore la quarta domenica col “bomba-day” a Montebello Vicentino

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Qualche coda e rallentamento logo la Strada Regionale 11, ma per il resto tutto liscio ieri, domenica 13 aprile, a Montebello Vicentino, dove 1si son svolte le operazioni di bonifica  dell’ordigno residuato bellico inesploso “Big sister”, il quarto rinvenuto nel cantiere per l’Alta Velocità. Il ritrovamento della bomba – pesante 230 chili, lunga 1,25 metri e contenente 120 chili di esplosivo – era avvenuto lo scorso 17 marzo.

Anche questa volta, l’area interessata dalla grossa bonba della Seconda Guerra Mondiale è stata quella di contrada Ronchi e ha comportato la chiusura sia dell’autostrada A4 che della linea ferroviaria Verona-Vicenza.

Coordinate dalla Prefettura, le attività sono state svolte dagli artificieri dell’8° Reggimento Genio guastatori paracadutisti “Folgore” di Legnago (Verona), con la collaborazione di oltre venti enti tra forze dell’ordine, amministrazioni pubbliche, gestori della rete autostradale e stradale, Rete Ferroviaria Italiana e società erogatrici di servizi essenziali.
120 i cittadini cittadini, residenti all’interno dell’area di sgombero, che sono stati evaquati in quanto abitano in un raggio di 468 metri dal punto di neutralizzazione della bomba.
Lo sgombero è iniziato alle 7,30 e si è concluso senza criticità alle 9 circa. Dalle 8,45 è stata interdetta la circolazione autostradale nell’A4 Brescia-Padova in ambo le di-rezioni di marcia. Il traffico è stato deviato sulla Strada Regionale 11 Padana Superiore e sulla strada provinciale 34, lungo le quali è stata garantita la circolazione dei veicoli per tutta la durata delle operazioni.

La circolazione ferroviaria tra Verona e Vicenza è rimasta sospesa invece per tutta la giornata di domenica per lavori programmati da tempo. L’Enac – Direzione Aeroportuale Nord-Est di Venezia e l’Enav-Acc di Padova hanno emesso il divieto di sorvolo nello spazio aereo sovrastante le aree delle operazioni.
Alle 9 è stato dato avvio alle delicate operazioni di despolettamento e distruzione delle parti “sensibili” dell’ordigno presso il sito di rinvenimento: alle 110 circa l’autostrada è stata riaperto al traffico è i cittadini evacuati son potuti rientrare in casa. Al termine dell’attività di despolettamento, il residuato bellico è stato quindi trasferito su un automezzo dell’Esercito Italiano presso l’area di “cava Manfrinato” ad Alonte, dove è stata fatta esplodere. Qui era stato disposto il divieto di sorvolo per un raddio di 300 metri in orizzontale e in verticale dal punto di svolgimento delle operazioni di distruzione della bomba. Alle 14,30, tutto era finito.
A tutte le operazioni si è dato corso attraverso il Centro Coordinamento Soccorsi (Ccs) coordinato dal Prefetto di Vicenza, Filippo Romano, e insediato in municipio a Montebello.