Terzo bomba-day in tre anni sul cantiere della Tav. Artificieri in campo per la “gemella”

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La nuova bomba inesplosa retaggio del conflitto mondiale di metà del secolo scorso

Si prospetta un nuovo bomba-day per domenica 9 marzo ai residenti di Montebello già interessati dalla recente evacuazione del 15 dicembre 2024. Un nuovo residuato bellico, in tutto e per tutto analogo a quello da 230 kg rimosso sul fine dell’anno, andrà rimosso dalla zona di scavo sulla linea Tav in costruzione. Sarebbe stato trovato nel sottosuolo ad appena una decina di metri dalla “bomba gemella”. Lunghezza stimata in un metro e 25 centimetri, di fabbricazione statunitense.

Questa mattina si è tenuto in Prefettura il briefing divenuto ormai un’abitudine periodica, per concordare le misure di sicurezza da porre in atto tra una ventina di giorno, nel giorno festivo in cui gli artificieri interverranno per disinnescare e poi far brillare l’ordigno risalente alla Seconda Guerra Mondiale. Presenti oggi il viceprefetto Emanuele Cassaro, il sindaco Dino Magnabosco e i rappresentanti dell’Esercito e di tutte le forze dell’ordine che saranno impegnate nella gestione delle operazioni. Un centinaio le persone da evacuare.

GLI ORARI E LE CHIUSURE
Come avvenuto nelle due precedenti occasioni nelle date del 24 aprile 2022 e 15 dicembre 2024 il Centro Coordinamento dei Soccorsi sarà sotto il coordinamento dalla Prefettura e sarà fisicamente allestito in Municipio. Tra le 7.30 e le 8.30 l’ordine di liberare abitazioni e pertinenze per le 94 persone residenti all’interno dell’area di sicurezza, che ha un raggio di 468 metri dal punto in cui è stato rinvenuto l’ordigno, ossia a ridosso del nuovo ponte della Tav sul fiume Guà. Le operazioni di disinnesco, ad opera dei guastatori paracadutisti della Folgore di Legnago, inizieranno alle 9, la stessa ora in cui verrà chiuso, fino al termine delle operazioni, il tratto dell’autostrada A4 tra i caselli di Montebello e Montecchio Maggiore. Nel caso in cui si formassero lunghe code in uscita dall’autostrada, le uscite obbligatorie saranno successivamente spostate a Soave/San Bonifacio e Vicenza Ovest.

L’interruzione della linea ferroviaria Vicenza-Verona era, invece, già prevista da tempo per l’esecuzione di lavori legati alla TAV ed è il motivo per cui, per il disinnesco, è stata preferita la data del 9 marzo. Le operazioni di bonifica si dovrebbero concludere, salvo imprevisti, entro il primo pomeriggio. Durante tali operazioni, saranno chiuse anche alcune strade comunali: via Contrada Ronchi dall’incrocio con la SR11 fino all’incrocio con le vie Località Gambero e Località Cason; via Contrada Frigon; il tratto di via Borgo che dall’omonima località conduce fino al cantiere della TAV. L’area a sud della stazione ferroviaria in cui si sta realizzando il nuovo parcheggio ospiterà il campo base in cui stazioneranno i mezzi dei Vigili del Fuoco, del Suem 118 e dell’Esercito.

GLI EVACUATI
Nei prossimi giorni, amministratori e tecnici comunali informeranno casa per casa gli interessati su modalità e tempistiche dell’evacuazione. Per chi non avesse la possibilità di spostarsi altrove o di essere ospitato da amici o parenti sarà predisposto un punto di accoglienza presso il Palazzetto dello Sport, dove è prevista la fornitura di pasti a cura della Pro Loco. “Ringraziamo i cittadini per la pazienza e la collaborazione, visto che è la terza volta in pochi anni che ciò accade, ma purtroppo non dipende da noi – afferma il sindaco Dino Magnabosco –. Il retaggio della guerra arriva fino ai giorni nostri. D’altronde, l’area del ponte sul Guà fu tra le più colpite dall’aviazione degli Alleati. Speriamo veramente che sia l’ultimo bomba day che dobbiamo affrontare”.