Totem dedicato al console Costa “tagliato” da vandali. Dal Comune parte la denuncia
La denuncia sarà firmata in queste ore dal sindaco Dino Magnabosco nel ruolo di sindaco del paese ma in rappresentanza di oltre 6.300 cittadini che compongono la comunità di Montebello Vicentino. Sarà rivolta ai soliti ignoti, vale a dire vandali buontemponi e con ogni probabilità affetti da una purtroppo per niente rara forma di “deficit intellettivo” che hanno danneggiato nei giorni scorsi un totem. Per morbosa noia o per semplice curiosità, commettendo comunque un reato al di là della loro età.
Tra l’altro si tratta di un simbolo ancora coperto da un telo di nylon, in attesa della prossima primavera e dell’inaugurazione ufficiale al pubblico della nuova palestra delle scuole di cui proprio la settimana scorsa si è svolta la cerimonia di consegna delle chiavi al dirigente scolastico locale. Alla presenza di bimbi di due classi delle primarie. Ora a “tagliare il nastro” che inaugura le indagini sono le forze dell’ordine, agendo sulla base dei filmati di videosorveglianza della zona e chiedendo ai cittadini di fornire testimonianze utili. Un residuo di speranza che gli artefici dell’atto vandalico si presentino dal sindaco o presso la sede dell’Arma rimane presente, per non aggravare la situazione.
Il totem è dedicato alla memoria di Pierantonio Costa, uno sfregio a livello simbolico non perdonabile, visto il significato dell’intitolazione del ricordo a un cittadino montebellano di nascita – le sue spoglie riposano nel cimitero di Montebello – scomparso giusto un anno fa e protagonista del salvataggio, in Ruanda, di 2 mila persone. A buona ragion considerato un eroe vicentino, oltre che persona che ha ricoperto il delicato ruolo di console per conto dello Stato in terra africana. Proprio alla memoria di Costa si è deciso di intitolare la scuola e anche la palestra cittadina, di recente pronta all’utilizzo dopo un investimento importante di circa 2 milioni di euro, per due terzi coperti da risorse comunali.
I vandali, probabilmente usando un coltello o comunque un oggetto appuntito, avrebbero squarciato il telo di protezione e rovinato parzialmente la stele con una incisione. Facile da prevedere la reazione di ferma condanna da parte del primo cittadino, che proprio nei giorni scorsi si era recato nel plesso scolastico per la cerimonia. Un atto puerile che va a rovinare in parte la gioia di aver concluso un’opera ritenuta importante per la cittadinanza, per le associazioni sportive locali e per i ragazzi delle scuole in particolare.
“Un gesto gravissimo e ignobile – afferma il sindaco Magnabosco -, perché i vandali hanno danneggiato un bene pagato con soldi pubblici. Probabilmente, essendo coperto, non sapevano a chi è intitolato: dispiace, comunque, che in tal modo non sia stata rispettata la memoria di Pierantonio Costa, il nostro concittadino scomparso l’anno scorso e che, quando era console della Repubblica Italiana in Ruanda, salvò circa 2.000 persone durante la fase più acuta del terribile genocidio nel paese africano. È giusto che chi ha prodotto il danno se ne assuma le responsabilità”.