Campi da tennis chiusi per (almeno) due mesi. Bando di gara per la nuova gestione
Dopo le trattative portate a termine per la riapertura della piscina comunale nuovo capitolo sportivo per l’amministrazione comunale di Montecchio Maggiore. Difficile affermare se si tratti di un’altra “gatta da pelare” citando il celebre detto, ma sui campi da tennis della Polispostiva tra battute e risposte il match rimane ancora aperto. Anche se, per due mesi in piena estate, il cancello di accesso dell’impianto tennistico rimarrà chiuso al pubblico per l’effettuazione di lavori all’impianto elettrico e per la scadenza della convenzione tra il gestore – l’associazione Tennis Montecchio – e il Comune stesso, proprietario dell’area.
Dallo scorso 30 giugno 2020 il contratto di gestione stipulato tra ente locale e associazione sportiva ha cessato di essere, e dopo una prima proroga di 6 mesi in regime di lockdown un (già in programma) secondo slittamento è stato ritenuto non opportuno dalla giunta comunale castellana, per motivazioni legate alla sicurezza degli utenti. Vale a dire dei tennisti che dovranno così sloggiare verso i paesi e i circoli confinanti per continuare a sudare e coltivare la propria passione tra luglio e agosto. Abbandonando temporaneamente ma anche mestamente gli impianto attigui allo Stadio Cosaro.
Pronto il bando di gara per trovare un nuovo gestore a cui affidare la cura del polo sportivo castellano, con la convenzione futura sottoscrivibile a partire dal 1 settembre prossimo. Scadenza tassativa per la manifestazione d’interesse il 22 luglio. Per i dettagli del bando visitare il sito istituzionale. Oltre alla palazzina che ospita gli spogliatoi e la segreteria, l’area comprende 5 campi da tennis coperti e scoperti, di cui uno con tribuna per gli spettatori. Il servizio sarà assegnato con un contratto biennale, dunque fino a fine agosto 2022, con possibilità di rinnovo per altri due anni e con in ballo 200 mila euro come corrispettivo della concessione.
“Purtroppo per decisione dell’amministrazione il circolo è costretto a chiudere – si legge in una nota pubblicata dal club – a causa dell’impianto elettrico non più a norma. Tutte le attività svolte dall’associazione sono sospese fino a data da destinarsi. Il nostro percorso come non termina qui (anche se messi a durissima prova) e la nostra speranza è di rivedervi tutti in quel che potremmo chiamare il nuovo tennis Montecchio. Un grazie a tutti per il grande affetto e la passione con cui ci avete accompagnato in questi anni”. Intanto, è stata convocata un’assemblea con tutti soci del circolo per venerdì sera.
“A fine 2019 – spiega il sindaco e assessore allo Sport Gianfranco Trapula – avevamo concesso una proroga fino al 30 giugno 2020, in attesa che fossero concluse le procedure di assegnazione della gestione attraverso nuove condizioni di concessione finalizzate ad un rilancio dell’attività sportiva e al recupero manutentivo delle strutture. Per via degli effetti del lockdown causato dal coronavirus, il 10 giugno abbiamo proposto un’ulteriore proroga fino al 31 agosto, che abbiamo però ritenuto non più percorribile allorquando, nell’approntare la nuova gara pubblica e in seguito alla risposta del 19 giugno in cui l’associazione esprimeva alcune perplessità in merito allo svolgimento di alcune attività manutentive, abbiamo riscontrato che l’impianto elettrico esistente presentava carenze in merito alle norme sulla sicurezza.”
Queste le motivazioni sintetiche diffuse in queste ore dall’ufficio stampa. La scadenza naturale del 30 giugno, quindi, nel frattempo è divenuta perentoria. Nessun braccio di ferro nè valzer di cifre stavolta, e nemmeno musi lunghi che si trasformano in sorrisi come accaduto con la querelle del centro natatorio. Anche stavolta, però, a stare alla finestra rimangono i cittadini più sportivi, in particolare gli appassionati del serve & volley, di ace, smash, dritti e rovesci. Da dire che il circolo aveva riaperto lo scorso 8 maggio dopo circa due mesi di blocco forzato. Per i tennisti castellani, ora, non rimane che attendere incrociando le dita e le racchette fino a settembre, allenandosi nel frattempo “in esilio” forzato su altri lidi. “In questi due mesi di chiusura – assicura il sindaco – il Comune si farà carico dei lavori per la messa in sicurezza dell’impianto elettrico e la manutenzione, in modo che possa essere consegnata in ottimo stato a chi si aggiudicherà la gara”.