Dramma al supermercato. Camionista si accascia nel retro e muore 24 ore dopo
Venerdì l’improvviso malore, a distanza di circa 24 ore la morte, avvenuta con ogni probabilità per cause naturali e sopraggiunta in ospedale il giorno dopo. Stava portando a termine un’ordinaria giornata di consegne in giro per il Veneto il camionista Paolo Sette, autotrasportatore veneziano di 60 anni che il 21 agosto scorso si era accasciato a terra nel parcheggio interno del supermercato Interspar di Montecchio Maggiore.
Sabato, dalla terapia intensiva dell’ospedale di Arzignano dove era stato trasportato d’urgenza poco dopo le 14.30 in seguito alla chiamata di soccorso, la notizia di fine vita da parte dei medici che lo avevano preso in carico. La notizia di quanto avvenuto, con il suo tragico epilogo, è stata data ieri.
Il dipendente di una ditta di distribuzione alimentare era giunto nella zona di scarico merci del grande punto vendita di via Turati e, dopo aver accostato il mezzo su cui era giunto solo nel Vicentino, si sarebbe sentito male. Un malessere infido che lo ha visto cedere e coricarsi a terra, cercando con un filo di voce di chiedere aiuto. Qualcuno tra gli addetti di magazzino avrebbe assistito alla scena, accaduta venerdì nel pomeriggio.
I soccorsi giunti sul posto si sono adoperati per tenere in vita il 60enne, probabilmente vittima di un infarto, per poi assicurarlo in ambulanza dirigendosi in poco più di 5 minuti presso il pronto soccorso del polo sanitario arzignanese, il “Cazzavilan”, dove si è fatto quanto possibile per ripristinare il battito cardiaco e concedere un filo di speranza ai familiari, nel frattempo informati del calvario toccato al proprio congiunto.
I medici rianimatori hanno messo in campo le loro competenze e conoscenze nelle ore successive al ricovero, affrontando un quadro clinico già compromesso. Inutilmente, alla luce del successivo decesso del camionista originario di Cona, piccolo paese in provincia di Venezia, la cui salma tornerà nella terra natìa in queste ore. Trattandosi di un evento mortale avvenuto comunque sul posto di lavoro, oltre ai carabinieri della tenenza di Montecchio sul posto sono giunti anche i tecnici sanitari dello Spisal, per l’Ulss 8 Berica.