Furto dell’auto simulato per nascondere i furti – quelli veri – sulle vetture in sosta
“Il diavolo fa le pentole ma non i coperchi” come recita un celebre detto popolare ma, nel caso di una famiglia di Montecchio Maggiore, nemmeno una mamma disposta a mentire di fronte alle forze dell’ordine è riuscita a “coprire” le attività illecite del figlio. Il quale, per sfuggire alla cattura da parte degli agenti della polizia locale dei Castelli, sabato 2 marzo in tarda serata era fuggito a piedi nel buio lasciando l’utilitaria “a disposizione” degli agenti, e con all’interno varia refurtiva rubata da altre vetture dopo aver spaccato i finestrini per appropriarsene.
Nei giorni seguenti arriverà la messinscena orchestrata per così dire “in famiglia”, con la madre del giovane sfuggito per un palo a denunciare un fittizio furto di una Hyundai Atos che nel frattempo era stata sequestrata dal comando, lasciata in via Meneguzzo appunto a Montecchio. Gli agenti erano intervenuti sul posto intorno alle in seguito alla segnalazione di un residente del posto che aveva notato un ragazzo armeggiare sulle auto in sosta.
Alla vista degli operatori il ragazzo si era istantaneamente dato alla fuga, facendo perdere le proprie tracce tra gli alberi e i cespugli. Lasciando però l’utilitaria accesa sul posto. Al suo interno sono stati rinvenuti un portafoglio con documenti e carte di credito, appena rubati da un furgone parcheggiato a cui è stato infranto il vetro di un finestrino, oltre a uno spinello di marijuana. Il veicolo è stato posto sotto sequestro, così come la sostanza stupefacente, e la refurtiva restituita alla legittima proprietaria, residente in provincia di Venezia, che sabato sera si trovava da alcuni conoscenti in città. Questo sabato sera.
Domenica mattina la proprietaria della Hyundai, H.L., italiana, di 44 anni residente a Orgiano, si è recata alla Stazione Carabinieri locale per denunciare il furto del mezzo. Dalle successive indagini, svolte in stretta collaborazione con i militari dell’Arma, è emerso che in realtà la vettura non era stata rubata. Inoltre il giovane autore del furto, è stato identificato in T.B. di 27 anni, figlio convivente della proprietaria del veicolo sequestrato. L’indagato è stato quindi deferito alla Procura della Repubblica di Vicenza per l’ipotesi di reato di furto aggravato e segnalato alla Prefettura di Vicenza per la detenzione di sostanze illecite. Per la madre, invece, è scattata la doppia denuncia di rilievo penale per i reati di simulazione di reato e favoreggiamento personale. “La mamma è sempre la mamma” si potrebbe dire utilizzando una seconda frase assi di uso popolare. Anche quando, per evitare una denuncia al figlio, se ne rimedia invece due.