Inaugurazione “in posticipo” per la nuova Medicina di Gruppo: sta servendo 6.500 utenti
Operativa in maniera efficace ormai da quasi 8 mesi, ma inaugurata con intelligenza solo da poche ore a Montecchio Maggiore, la Medicina di Gruppo “Obiettivo Salute” è una realtà di servizio sanitario già attiva dall’agosto 2021. A causa delle problematiche legate alla pandemia si era preferito posticipare l’evento di inaugurazione ufficiale, celebrato oggi nella città dell’Ovest Vicentino ala presenza dell’assessore regionale alla Sanità, la vicentina Manuela Lanzarin, e dei vertici del Comune castellano e Ulss 8 Berica.
Non solo il simbolico taglio del nastro tricolore come da tradizione del cerimoniale, ma anche se non soprattutto un momento d’incontro per sottolineare l’importanza dell’attività di presa in carico che la struttura garantisce a 6.500 residenti.
“Le Medicine di Gruppo – ha sottolineato Maria Giuseppina Bonavina, Direttore Generale dell’Ulss 8 Berica – costituiscono un modello che negli ultimi anni ha dimostrato efficacia e che come azienda sosteniamo con decisione, in linea con la visione della Regione Veneto. L’obiettivo per il futuro sarà sempre più ridurre gli accessi ospedalieri non necessari, non solo come eredità della pandemia ma per una maggiore comodità e serenità dei pazienti, anche in risposta al progressivo invecchiamento della popolazione e incremento dei malati cronici: tutto questo sarà possibile proprio attraverso lo sviluppo delle forme aggregate della medicina territoriale, sia in termini numerici, sia come ulteriore potenziamento dei loro servizi”.
Nella sede di via Alton a Montecchio operano 4 medici (la dott.ssa Emanuela Bertagna, il dott. Mario Guerra, il dott. Romeo Novello e la dott.ssa Marina Scrigner), garantendo l’apertura dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 19. Con gli stessi orari è inoltre attivo un servizio di infermeria, per piccole medicazioni, e tutta una serie di procedure per le quali altrimenti è necessario l’accesso in ospedale, come ad esempio il cambio dei cateteri venosi centrali. “Applichiamo il concetto della “medicina di iniziativa”, dunque con un approccio proattivo, definendo e applicando i piani diagnostico-terapeutici. Da subito per i pazienti diabetici e recentemente per chi è affetto da broncopneumopatia cronica ostruttiva: in entrambi i casi svolgiamo i controlli periodici previsti, monitorando così l’eventuale evoluzione della patologia e l’aderenza alla terapia, in modo da poter intervenire precocemente in caso di necessità”.
Da evidenziare infine anche la possibilità di eseguire anche gli elettrocardiogrammi, che vengono refertati tramite un sistema evoluto di telemedicina oltre alla misure prese a causa della pandemia: da una parte con l’esecuzione dei tamponi, che vengono svolti in drive-in, dunque con la massima sicurezza, dall’altra per la vaccinazione anti-Covid, con centinaia di dosi somministrate. Per l’occasione erano presenti alla cerimonia oltre a Manuela Lanzarin e Maria Giuseppina Bonavina anche il dott. Achille Di Falco, Direttore dei Servizi Sociosanitari, e Gianfranco Trapula, sindaco di Montecchio Maggiore.