Recupero dell’evasione fiscale: nel 2024 accertati 545 mila euro di tributi non pagati


L’attività di recupero dell’evasione fiscale condotta dal Comune di Montecchio Maggiore nel corso del 2024 si è conclusa con l’emissione di 590 avvisi di accertamento relativi all’Imu non versata nei cinque anni precedenti, per un importo complessivo di circa 380 mila euro. Nel 2023, l’attività aveva fatto registrare un numero maggiore di avvisi, 760 in tutto, sempre riferiti alla medesima imposta sul possesso degli immobili, ma con un importo complessivo inferiore: circa 325 mila euro.
Per quanto riguarda la Tasi, nel 2024 l’ufficio tributi ha emesso 62 avvisi di accertamento, per un totale di circa 50 mila euro. Nel 2023, invece, l’importo complessivo per questa imposta era di circa 65 mila euro. “Cresce significativamente la somma accertata dai nostri uffici per l’Imu”, commenta il vicesindaco e assessore al bilancio e alle politiche tributarie, Gianfranco Trapula. “Per la Tasi, invece, si registra una riduzione, perché questo tributo è rimasto in vigore fino al 2019 e, con il passare del tempo, le annualità utili su cui è possibile effettuare accertamenti diminuiscono. Nel 2025, infatti, l’attività di recupero non considererà più la Tasi, abolita a partire dal 2020”.
Nel corso del 2024 sono inoltre stati emessi quasi 300 avvisi di accertamento relativi
alla Tari, elaborati congiuntamente da Agno Chiampo Ambiente e dal Comune, per un importo complessivo di circa 115 mila euro. L’ente comunale interviene quando Aca, società che gestisce la raccolta dei rifiuti sul territorio e affidataria della bollettazione, non riesce a notificare gli avvisi di accertamento agli utenti. In questi casi, grazie all’ausilio della propria banca dati anagrafica, è il Comune a procedere con la notifica ai soggetti.
Una volta verificata l’omissione del pagamento – che si tratti di Imu,
Tasi o Tari – il cittadino riceve l’avviso completo di visura dell’accertamento. “In media,
l’incassato si attesta intorno al 90 per cento dell’accertato. Se il cittadino non paga, si
procede con la riscossione coattiva, affidata a soggetti terzi”, conclude Trapula. “Il lavoro
costante degli uffici, supportato da un controllo incrociato dei dati, conferma l’impegno
dell’amministrazione comunale nel contrastare con determinazione ogni forma di evasione
tributaria, a tutela dell’equità fiscale e dell’interesse collettivo”.
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