60enne morto solo in casa da ore. Si pensa alle esalazioni da monossido di carbonio
Tragica scoperta domenica pomeriggio in un’abitazione del centro di Montorso Vicentino, dove un uomo di origine asiatica è stato trovato senza vita, dopo che i familiari hanno chiesto aiuto ai soccorsi e questi ultimi lo hanno trovato riverso a terra in uno scantinato.
L’allarme è scattato alle 17.30 di ieri, con soccorsi a recarsi con codice di massima urgenza in via Roma nell’alloggio indicato da una donna di origine indiane, comprensibilmente in stato di agitazione dopo che dalla sera precedente non aveva notizie del marito. Rinvenuto cadavere una volta che la porta d’ingresso del locale interrato è stata forzata. Sul posto carabinieri, pompieri e un medico del Suem.
Si tratta di un 60enne il cui nome è Jokinder Singh, classe 1961, straniero originario dell’India e sposato con una connazionale, operaio in una ditta della vallata del Chiampo. Secondo le prime indiscrezioni, riportate dai vigili del fuoco giunti a supporto delle operazioni di recupero, lo stato del corpo che giaceva nello scantinato farebbe presumere che la morte fosse sopraggiunta già da parecchie ore. L’ipotesi più probabile è che sia avvenuta nella notte precedente, tra sabato e domenica, per asfissia, mentre l’uomo si trovava solo nel seminterrato. Il personale sanitario del Suem non ha potuto che certificare il decesso incontrovertibile dell’uomo.
A causare la disgrazia un malore di origini respiratorie, con ogni probabilità conseguente alle esalazioni di monossido di carbonio. Visto che l’uomo utilizzava un braciere di fortuna per riscaldarsi, ritrovato proprio dai pompieri giunti dal vicino distaccamento di Arzignano. Possibile che la Procura di Vicenza, informata del ritrovamento del 60enne inerme e forse perito nel sonno, disponga l’effettuazione di esami più approfonditi per acquisire elementi certi che spieghino la morte dell’indiano. Nell’edificio, di vecchia costruzione, la vittima occupava a volte, a quanto sembra da sola, il piano interrato.