Nuovo ecografo 3D di ultima generazione per le future mamme. Donato al Cazzavillan
Il fondamentale servizio di diagnostica rivolto alle future mamme della vallata del Chiampo si arricchisce di un strumento di ultima generazione, con visione tridimensionale e in alta definizione. Una nuova apparecchiatura all’avanguardia e del valore di circa 90 mila euro che viene donata all’ospedale “Cazzavillan” di Arzignano su iniziativa della Fondazione San Bortolo.
In termini tecnici si tratta di un ecografo con sistema di ecocardio in 3D, che consente di visualizzare le immagini in alta definizione ed è dotato di un programma avanzato per la diagnostica ostetrica, oltre ad essere attrezzato per valutare nel modo più completo le funzionalità dell’apparato cardiaco nel feto. Una buona notizia, insomma, per le donne in stato di gravidanza in vista del parto e per la salute dei futuri bebè.
“Questa apparecchiatura – sottolinea il dott. Paolo Lucio Tumaini, direttore dell’Unità Operativa Complessa di Ostetricia e Ginecologia – ci sarà di grande utilità in particolare per la gestione delle gravidanze a rischio, consentendoci una diagnostica ancora più efficace per quanto riguarda le eventuali patologie o malformazioni del feto. Un aspetto questo tutt’altro che secondario, considerando che ogni anno nel nostro ospedale sono circa 150-180 le gravidanze a rischio”.
Una necessità di ammodernamento dell’apparato tecnologico dell’Ulss 8 Berica, in questo caso in dotazione al polo ospedaliero dell’Ovest Vicentino, raccolta dalla Fondazione San Bortolo, che da oltre 10 anni ormai come associazione a fini benefici raccoglie e destina fondi alle strutture sanitarie del bacino con sede direzionale a Vicenza, andando a sostenere non solo il principale polo della provincia. Molto attiva nel primo periodo di epidemia Covid con una sottoscrizione senza precedenti grazie a generosità di migliaia di vicentini.
Un gesto oltremodo gradito quello a supporto di Arzignano e della popolazione della vallata, le cui ragioni vengono spiegate dal presidente Franco Scanagatta: «La scelta dell’apparecchiatura è avvenuta in stretta collaborazione con il dott. Tumaini e siamo dunque orgogliosi di sapere di avere messo a disposizione del reparto un’apparecchiatura davvero all’avanguardia. In ogni caso questa iniziativa non sarà un caso isolato, in quanto come Fondazione abbiamo in programma anche altri importanti interventi a sostegno dell’ospedale Cazzavillan”.