Ore contate per il killer di Angela, la liceale investita. “Era figlia della nostra vallata”
Non si placa il dolore per la morte di Angela Vignaga, la studentessa liceale di Arzignano che il prossimo 9 settembre avrebbe compiuto 16 anni. E non si arrestano le indagini per dare un nome a chi ha falciato e spezzato un fiore nel pieno del suo sbocciare, lasciandolo sull’asfalto di via Broggia, ad appena 300 metri dalla casa dove una coppia di genitori e due fratelli più piccoli attendevano la figlia maggiore e sorella con il suo cagnolino, dopo una passeggiata sulla collina. Domenica sera, intorno alle 22, era rientrato solo lui dal cancello dell’abitazione di via Pozzetti, facendo presagire che qualcosa di terribile fosse accaduto.
Ieri sera, a distanza di 24 ore dal tragico evento che ha sconvolto non solo la comunità di Arzignano e le sue frazioni, ma tutta la vallata, nessuno si era ancora presentato alle forze dell’ordine per costituirsi, ammettere le proprie responsabilità e cercare di attenuare la propria già grave posizione.
Se riguardo l’investimento della ragazza non sussisterebbero dubbi sull’evento accidentale, forse causato dall’alta velocità in un tratto di strada con limite di 50 km orari, l’omissione di soccorso rappresenta invece un atto volontario che il trascorrere delle ore assume una rilevanza più profonda, senza contare, poi, il piano della coscienza personale. Chi si trovava al volante dell’auto killer domenica sera, dovrà convivere con il rimorso per sempre, al di là delle conseguenze giudiziali. L’appello a presentarsi rivoltogli dai carabinieri e da parte del primo cittadino Alessia Bevilacqua rimane valido.
I minuti precedenti al drammatico investimento sono stati chiariti dai carabinieri della Compagnia di Valdagno, gli stessi impegnati nell’azione investigativa per risalire all’identità del responsabile. Oltre a filmati di videosorveglianza sono stati acquisiti anche dei reperti provenienti ad alta probabilità dalla vettura che ha investito la sfortunata studentessa del Liceo “Da Vinci” di Arzignano, che tra meno di un mese sarebbe tornata sui banchi di scuola per frequentare il terzo anni di studi superiori. Setacciate le carrozzerie e i garage della zona, apparentemente senza esito ma gli elementi raccolti hanno permesso di stringere il cerchio con il passare delle ore, difficile credere che colui o colei che ha travolto alle spalle il pedone possa rimanere a lungo nascosto. Manca però l’ora esatta dell’impatto, avvenuto tra le 21.30 e poco prima delle 22.
“Una figlia della nostra vallata, una giovane strappata alla vita da un comportamento folle e criminale. Il vostro immane dolore è oggi il nostro dolore”. Questa è una parte del messaggio di cordoglio espresso ieri dalla vicina Chiampo, comunità legata a quella arzignanese, attraverso il sindaco Matteo Macilotti. Sempre di ieri la decisione univoca ad Arzignano di sospendere tutti gli aventi dedicati allo svago estivo e l’inaugurazione della fontana di Dafne in centro storico, dopo il restauro. A piangerla sono in tanti, dal gruppo giovani parrocchiale agli amici del nuoto, con cui condivideva la passione per lo sport. Nel luogo dove Angela Vignaga è stata investita sono apparsi già ieri i primi tributi floreali: girasoli in particolare, simboli di allegria e solarità, qualità caratteriali che erano proprie del giovanissimo fiore della vallata del Chiampo reciso domenica sera. “A te che eri, sei e sarai sempre nei nostri cuori”. Questo il testo del primo biglietto, appoggiato sulla recinzione nel punto esatto della disgrazia.