Raccolta rifiuti salva in Ovest Vicentino: arriva l’ok in extremis. Servizio regolare
Si è risolta in “zona Cesarini” la questione del rinnovo dell’iscrizione di Agno Chiampo Ambiente all’Albo Nazionale dei Gestori Ambientali. Scongiurato così il pericolo imminente di una paralisi del servizio di raccolta rifiuti porta a porta e della regolare apertura degli ecocentri comunali. L’autorizzazione in vigore, infatti, portava la “data di scadenza” del 16 aprile e da mercoledì poteva materializzarsi il blocco di camion e operatori in forza all’azienda partecipata con sede operativa ad Alte Ceccato.
Salvi dunque i 22 comuni serviti secondo le convenzioni stipulate con Agno Chiampo Ambiente srl. Questo grazie alla riunione, proprio in extremis, della commissione regionale preposta ad accordare e ratificare formalmente il rinnovo, una sorta di “via libera” che tardava ad arrivare a causa di un intoppo burocratico a monte, da parte del Ministero dell’Ambiente.
“Nel fine settimana ci è giunta la notizia che il Ministero aveva finalmente proceduto alla nomina – spiega il presidente di Agno Chiampo Ambiente Alberto Carletti – ma mancava l’ultimo tassello, ossia il rinnovo della nostra autorizzazione da parte della commissione, che fortunatamente è arrivata oggi”.
“Devo ringraziare Confindustria Vicenza, di cui Agno Chiampo Ambiente è socia – continua Carletti –, per il supporto che ci ha fornito in questi giorni difficili, e il deputato vicentino Erik Pretto che si è interessato al nostro caso presso il Ministero dell’Ambiente. Senza il rinnovo saremmo stati costretti ad interrompere i servizi di raccolta rifiuti e di igiene ambientale, con le conseguenti ripercussioni negative su cittadini e aziende. Tutto è bene ciò che finisce bene, ma spero che in futuro non si ripetano casi simili, perché ne va della credibilità della pubblica amministrazione”.