Sabato l’addio a “Giopi”, l’animatore e musicista di 25 anni vittima dello scontro stradale
“Canterà nel cielo all’infinito” Giovanni De Marzi, dopo che un coro di voci e di applausi ma anche di silenzi e di preghiere lo accompagneranno sabato mattina nell’ultimo tratto del viaggio terreno. In una città di Arzignano ancora sconvolta per la tragica sorte toccata al giovane di soli 25 anni, morto lo scorso fine settimana a seguito di un incidente stradale, mentre rincasava in sella alla sua motocicletta Honda.
Fatali per il 25enne sono state le lesioni riportate nell’urto con un’auto di vigilanza privata in via Vicenza, una delle strade principali che attraversano Arzignano, luogo dove il ragazzo viveva ed era cresciuto. Lo scontro è avvenuto poco prima di mezzanotte di venerdì scorso, con soccorsi immediati dall’ospedale locale ma purtroppo vani nonostante la corsa disperata in ambulanza verso il polo berico del San Bortolo.
Giovanni De Marzi, “Giopi“ per gli amici più cari che così lo chiamavano affettuosamente sin da ragazzino, ha lasciato nello strazio i genitori Giovanna e Luca e il fratello Luigi, che insieme agli altri parenti più prossimi e a tante altre persone della vallata saranno presenti nel Duomo di Ognissanti sabato mattina per le esequie. La liturgia verrà celebrata alle 10, mentre la sera precedente alle 20.30 sarà recitata la veglia di preghiera. Visto il trasporto genuino per la musica del compianto ragazzo, le note saranno una costante tra i tributi alla memoria del giovane vicentino mancato improvvisamente.
Eventuali offerte frutto della generosità di chi vorrà mostrare un segno tangibile in nome di Giovanni saranno destinata all’associazione “Il sorriso di Angela“, la ragazza di Castello di Arzignano morta tragicamente a meno di 16 anni di età nell’estate del 2020 – era la sera del 16 agosto – travolta da un pirata della strada mentre passeggiava sulle colline vicino a casa con il suo cagnolino. Attraverso la memoria del conterraneo mancato da pochi giorni si potrà ricordare e omaggiare anche l’adolescente accomunata al 25enne dall’analogo quanto triste destino.
La passione per l’arte musicale lo aveva spinto ad attrezzarsi per realizzare in proprio un piccolo studio d’incisione, una casa discografica in costruzione, cimentandosi anche in prima persona così sfruttando le sue indiscutibili doti: Giovanni “Giopi” De Marzi suonava molto bene la chitarra e le testiere, cantava ed era quindi molto apprezzato anche sul lato artistico oltre che sul piano umano, ricordandone la propensione a mettere a disposizione del prossimo il proprio tempo libero. E’ un pronipote di Bepi De Marzi, con in comune lo slancio naturale verso la musica oltre che un cognome. Diplomatosi all’Istituto Galilei in città, lavorava per un’azienda di Brescia. Della classe 1997, avrebbe compiuto 26 anni il prossimo mese di settembre.