Nessuna traccia di legionella. Le analisi lo confermano: “Allarmismo ingiustificato”
Dall’acquedotto comunale “zampillano” solo conferme: nessun pericolo per la popolazione di Sarego in merito alla diffusione del batterio della legionella. I prelievi poi affidati ai laboratori specializzati hanno decretato l’esito che ci si aspettava, in particolare nella sede comunale, smentendo le ipotesi allarmistiche abbozzate nei giorni scorsi senza il sostegno di dati scientifici.
I risultati dell’indagine a campione sull’acqua prelevata dalla rete pubblica sono stati consegnati ieri, con la certificazione prevista dall’Ulss 8 Berica affidata all’ente gestore delle risorse idriche. Il fatidico sospiro di sollievo è arrivato, anche se rimane in sospeso l’esatta individuazione delle cause reali del manifestarsi – di pochi i casi a dire il vero – della malattia nota come legionellosi per usare una terminologia più corretta. Anche in questo ambito, le conseguenze più gravi del contagio possono portare a una polmonite infettiva pericolosa per l’uomo.
Una nota a firma del sindaco dell’ente locale Roberto Castiglion avvalora quanto sopra esposto, evidenziando come, dopo lunghi mesi di paura per l’epidemia di Covid-19, tutti da queste parti avrebbero fatto volentieri a meno di nuovi allarmismi riguardo stavolta la proliferazione solo presunta di questa malattia, tra l’altro sì contagiosa come noto ma non con valori assoluti e l’aggressività del virus asiatico. Le analisi sulle acque che scorrono nella tubature e nei rubinetti di Sarego, insomma, hanno confermato l’assenza del batterio e certificano che l’origine della malattia “non è da attribuirsi alla presenza del batterio nell’acqua e conferma l’assoluta mancanza di presupposti tecnici per adottare lo stato di emergenza sanitaria“.
“Dispiace constatare – ha affermato stamattina con un certo rammarico il 40enne primo cittadino seraticense – che in un periodo in cui la popolazione è scossa già di suo dalla pandemia di Covid-19, vengono diffuse informazioni allarmistiche ingiustificate”. I due casi sporadici riscontrati nel territorio comunale, distanti tra loro, uniti a ad altri sparsi in altri comuni nell’ordine di poche altre unità, non costituiscono un pericolo effettivo per la popolazione locale. Più probabile pensare che il problema scaturisca da una cattiva manutenzione di impianti di condizionamento dell’aria, come indicato dai tecnici.
“È bene precisare – si legge nella comunicazione – che la legionella non è trasmissibile da uomo a uomo e nemmeno bevendo o utilizzando l’acqua per cucinare. La malattia si può trasmettere mediante l’inalazione di acqua aerosolizzata dove vi sia la presenza del batterio. Si può inoltre diffondere per via aerea, soprattutto nei casi in cui gli impianti di aria condizionata utilizzino dei filtri vecchi o privi della necessaria pulizia. A tal fine è opportuno che tutti i proprietari di questi impianti si attivino per una corretta manutenzione onde evitare ulteriori pericoli o occasioni di contagio”.
Anche per il nuovo fronte, garantita massima vigilanza oltre alla trasparenza più volte dichiarata. “L’amministrazione comunale di Sarego – conclude Castiglion – continuerà a monitorare la situazione nei prossimi giorni ma non vi è alcuna ragione plausibile per prefigurare un aumento di contagi”.