Spacciava cocaina nella sua pizzeria: arrestato
Più che il pizzaiolo di fiducia, era il pusher di riferimento per tanti cocainomani di Valdagno, Trissino e della vallata del Chiampo. Fiorenzo Milo, 28enne co-gestore di una pizzeria di Arzignano, originario della provincia di Napoli ma residente da anni nella vallata dell’Agno, è stato arrestato ieri sera dai carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Valdagno.
I militari dell’Arma avevano assunto confidenzialmente alcune informazioni che lo indicavano quale punto di riferimento per l’approvvigionamento di cocaina da parte di una serie di “clienti” delle due vallate, che secondo queste informazioni si recavano da lui in pizzeria ad acquistare la cocaina. I carabinieri avevano iniziato quindi a svolgere alcuni servizi di osservazione per accertare la veridicità di quanto appreso nell’ambiente dei consumatori di droghe.
Nella serata di ieri, l’ultimo servizio che si è concluso con l’arresto del pizzaiolo. Una pattuglia si era appostata in modo da poter seguire i movimenti del ventottenne che, contrariamente a quanto faceva di solito, si stava spostando con la sua auto lungo strade secondarie e poco trafficate, probabilmente proprio per evitare controlli da parte delle forze dell’ordine che svolgono la loro attività sul territorio.
Considerato il comportamento atipico, i carabinieri hanno deciso di fermarlo e controllarlo in modo approfondito: non è servito molto per trovare un contenitore nascosto sotto il sedile del passeggero, dove era stato nascosto un involucro contenente circa 10,5 grammi di cocaina, ancora in “sasso” e quindi da tagliare per la successiva vendita, oltre a vari ritagli di cellophane pronti per il confezionamento delle dosi. Le perquisizioni, eseguite sia nella sua abitazione che nella trattoria-pizzeria, hanno consentito di rinvenire anche un bilancino di precisione. I militari hanno anche rinvenuto una doppietta di fabbricazione artigianale detenuta illecitamente, insieme a oltre cento cartucce da caccia e una ventina di cartucce calibro 38 special. Milo è stato quindi arrestato per i reati di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti e per illecita detenzione di armi e munizioni.
Dopo avere informato il Pubblico Ministero di turno, i militari lo hanno accompagnato nella sua abitazione, dove è rimasto agli arresti domiciliari fino alla celebrazione dell’udienza di convalida con rito direttissimo: stamattina il giudice lo ha condannato alla pena di un anno e due mesi di reclusione, nonché al pagamento della multa pari a 2.400 euro, con il beneficio della sospensione condizionale della pena.