Ubriaco fradicio in Galleria Garibaldi, era recidivo: emesso il primo “daspo urbano”
Primo utilizzo dell’ordine di allontanamento, strumento normativo di recente introdotto nel regolamento comunale di polizia urbana ad Arzignano che permette di “punire”, dove possibile, gli autori di comportamenti contrari alla civile convivenza per un periodo di 48 ore. A commettere un’infrazione lieve sul piano giudiziario, quella della manifesta ubriachezza in luogo pubblico, è stato un vicentino di 31 anni, residente nell’Ovest della provincia, peraltro non nuovo a condotte simili.
Il personale di polizia locale lo ha trovato steso a terra mentre sonnecchiava in galleria Garibaldini, in centro storico ad Arzignano, poco prima delle 20. Quindi ancora in pieno giorno, tra l’altro, vista la stagione estiva.
Si tratta della prima applicazione del provvedimento introdotto di recente in Italia nel 2017 tramite decreto legislativo – adottato ad Arzignano dalla fine del 2019 -, strumento di portata oltre che di durata limitata che impone al responsabile degli atti imputati di allontanarsi dalla zona e non ritornarci per 48 ore. In questo caso, insomma, il soggetto “amante” della bottiglia si è dovuto accontentare dei bar o dei supermercati di periferia per continuare a coltivare il vizio alcolico. Oltre all’ordine di allontanamento, che in gergo viene anche assimilato al “daspo urbano” che deriva dal divieto di accedere a manifestazioni sportive, all’uomo è stata comminata una multa di 100 euro.
A segnalare la presenza del 31enne nel passaggio da corso Garibaldi – R.S. le sue iniziali -, steso a terra e in condizioni psicofisiche evidentemente alterate, erano stati alcuni cittadini di passaggio in centro storico, dopo essersi accertati che non vi fosse necessità di avvertire il numero di pronto soccorso. Ci hanno pensato gli agenti del consorzio Vicenza Ovest una volta sul posto a valutare le reali condizioni del giovane uomo ubriaco fradicio, come già avvenuto in precedenza.
La recidività di comportamenti simili, contrari al decoro urbano, oltre ad essere posta sotto l’attenzione dei servizi sociali e dell’Ulss 8 Berica, comporta la trasmissione automatica di un’informativa al questore di Vicenza, il quale potrà quindi a sua volta decidere altri provvedimenti accessori come il divieto di accesso e permanenza nell’area per un periodo massimo di 6 mesi.