Una veglia ad un anno dall’investimento di Angela. La 16enne è rimasta nel cuore degli arzignanesi
Un albero che fiorisce piantato in sua memoria nel cortile del suo Liceo, una messa nel prato a pochi metri da dove un anno fa trascorse gli ultimi instanti di vita prima di venire investita da un pirata della strada, e soprattutto il vivissimo ricordo custodito nel cuore del sorriso dei suoi 16 anni non ancora compiuti. Ad Arzignano la data del 16 agosto dall’estate 2020 corrisponde a un triste giorno, quello della morte di Angela Vignaga, la studentessa del Liceo “Da Vinci” che nella serata di un anno fa venne travolta da un’auto – una Panda – mentre portava a passeggio il suo cagnolino in località Castello, sulle colline vicino a casa.
Stasera, con appuntamento alle 20 vicino al capitello dedicato a S. Pietro, saranno in tanti a radunarsi all’aperto e dedicare alla compianta giovanissima stella una cerimonia pubblica. Sarà celebrata meteo permettendo nel prato a fianco di via Broggia, ripercorrendo proprio i suoi ultimi passi prima dell’investimento fatale.
Angela forse morì sul colpo, sorpresa alle spalle, senza rendersi conto di nulla, anche se il suo corpo steso a terra fu notato da un passante solo a distanza di svariati minuti dopo l’urto con la vettura guidata da Luciano Vaccari, titolare di una carrozzeria che “tirò dritto” senza prestarle soccorso e il giorno successivo tentò di far sparire le tracce riparando da solo l’auto danneggiata. Fu arrestato e a distanza di 12 mesi ma oggi è tornato libero, in attesa dell’udienza del processo dopo un periodo trascorso in un struttura di cura e poi ai domiciliari (6 mesi), in virtù delle sue condizioni psicofisiche definite come precarie.
A incastrarlo furono carabinieri e polizia locale, in meno 48 ore, grazie alle telecamere della zona e a un frammento dell’automobile. Solo in un secondo momento il 55enne avrebbe ammesso le sue responsabilità, tra disperazione e pentimento, affrontando inevitabilmente le accuse di omicidio stradale e omissione di soccorso fuga. Con un patteggiamento che si profila per chiudere il contenzioso sul piano giudiziario. E una lettera di scuse inviata ai genitori di Angela, lo scorso inverno.
Ma il 16 agosto non è il giorno preposto per parlare e scrivere di condanne, aule di giustizia e celle di prigione, semmai è il momento per ricordare una ragazza vicentina splendente che s’incamminava nel cuore dell’adolescenza e che, come i coetanei, stava assaporando la vita. Intraprendendo una strada che molti tra questi smarriscono prematuramente: quella dell’impegno a scuola e nel caso di Angela a favore della proprio comunità, che stasera si farà ben volere fino al cielo cercando di portarle un sorriso, oltre che un nuovo abbraccio comunitario ai suoi familiari. Un cammino, quella di lei, purtroppo interrotto nel modo più brusco, a causa del tragico incidente di un anno fa. Mentre di preparava ad affrontare il terzo anno di liceo e a festeggiare, di lì a poco a settembre, il suo compleanno.
Nello stesso luogo, alla vigilia del funerale di Angela Vignaga, in centinaia di arzignanesi e non solo si ritrovarono per una fiaccolata molto toccante, una scia di luci con tantissimi giovani a prendere parte tra compagni di scuola, amici della comunità di Castello e della parrocchia e altri adolescenti della vallata toccati nel cuore dalla tragica vicenda. Il conforto ai genitori Luisa e Diego e ai fratelli (un maschio più piccola e una femmina) della liceale, sempre protetti dalla riservatezza che li ha tenuti lontani dai riflettori, da quel 16 agosto 2020 è stato genuino e apprezzato dalla famiglia, presenta stasera.