Circuiva un 80enne conosciuto al night club, spillandogli denaro. 38enne denunciata
Un’azione subdola e orchestrata a tavolino, portata avanti a lungo, con un comportamento che carabinieri e Procura definiscono come “criminale”. Il tutto ai danni di un altopianese che, a quanto pare, aveva completamente perso la testa per quella donna avvenente conosciuta al night club. Una 38enne di origini rumene ma residente ad Altavilla – frequentatrice assidua di Asiago e dintorni. Già cinque anni fa, nel 2016, avrebbe spillato 50 mila euro alla vittima di una quarantina d’anni più matura, tornando alla carica nei mesi recenti con l’intento di prosciugare ogni residua risorsa all’ingenuo “topo” caduto di nuovo in trappola. Prima credendo in “gravi condizioni di salute” l’amata e più di recente abboccando ad una presunta gravidanza della stessa, come conseguenza di un amplesso furtivo nei boschi concesso “ad arte”, secondo la tesi di accusa, per preparare il terreno per un raggiro. Tutte fandonie, raccontate per truffare l’anziano amante.
La donna nata in Romania, già indagata in precedenza, era conosciuta nell’ambiente a luci rosse con il nomignolo di “Flory”. Floridi, poi, sarebbero stati i suoi affari illeciti finendo nel mirino dei carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Thiene. Militari che l’hanno osservata, per mesi, tra l’Altopiano di Asiago ed Altavilla, suo paese di residenza, per poi raccogliere gli elementi utili per denunciarla. Per l’avvenente “intrattenitrice” I.O., ex ballerina in un club privè asiaghese che poi ha chiuso i battenti, i contatti con alcuni tra i clienti affezionatissimi erano perdurati: per lo più uomini soli, soprattutto anziani, facili da accalappiare offrendo loro prestazioni di natura di sessuale per poi trovare terreno fertile dove portare a termine “colpi” da decine di migliaia di euro attraverso modalità configurabili come truffe. A spiegare la dinamica basterebbe il titolo riservato all’indagine, nominata “Pregnant Woman”, condotta immediatamente dopo la seconda denuncia presentata da un anziano 80enne dell’altopiano di Asiago alla fine della scorsa estate.
La prima denuncia, depositata nei primi mesi del 2016, ricostruisce gli antefatti della vicenda attuale. L’allora 75enne, un altopianese benestante e senza freni inibitori, conobbe la ballerina hot in un locale notturno. L’anziano riferì ai carabinieri che tale “Flory”, con cui era rimasto in contatto, frequentandola e consumando qualche rapporto intimo, le aveva estorto i 50 mila euro con la complicità di una sua connazionale. In sintesi la donna si era finta come sfortunato bersaglio delle più disparate disgrazie, recitando la parte di persona ammalata bisognosa di cure urgenti a pagamento. Facendogli credere che necessitava di un ricovero presso una clinica privata per giustificare il pagamento dei medicinali e intervento chirurgico. In una circostanza era arrivata al massimo della meschinità, dicendo di essere pronta al suicidio. Attraverso l’amica di lei, di volta in volta l’uomo consegnava denaro contante al fine di aiutare l’amante in (fasulla) difficoltà, dilapidando tutti i risparmi che conservava per gli anni della vecchiaia.
Verso la fine dell’estate scorsa, grazie al coraggio dell’anziana vittima, supportato dal legale di fiducia che ha segnalato ai militari thienesi il ritorno della stessa Flory, si è giunti alla conclusione delle indagini con il rinvio a giudizio nei confronti della donna e del marito, F.O. 46enne anch’egli romeno, per estorsione e truffa aggravata in concorso. In questi ultimi mesi l’ammaliante ex ballerina, infatti, dopo aver fatto cadere di nuovo in trappola l’anziano concedendosi a un rapporto sessuale consumato velocemente in auto tra i boschi dell’Altopiano, gli ha fatto credere di essere rimasta incinta. Ovviamente, manco a dirlo, di lui. A quel punto, è ricominciato il calvario per l’80enne, tempestato di telefonate fino a giungere minacciando di rivelare tutto ad amici e parenti. Un’estorsione, che i giudizi dovranno confermare. L’anziano, celibe e conosciuto in paese, aveva ripreso a versare denaro in contanti e in più occasioni, per un totale di 14 mila euro circa, questa volta direttamente alla truffatrice che si faceva accompagnare dal marito.
In particolare, l’ex ballerina, sfruttando lo stato di fragilità e la debolezza della vittima, lo aveva fatto sprofondare nello sconforto totale a tal punto da creargli uno stato confusionale anche sotto il profilo decisionale. Inducendolo a compiere, in breve tempo, prelievi ed altre operazioni finanziare per poi farsi consegnare il denaro, sempre in contanti, nelle sue mani. La dott.ssa Alessandra Block della Procura di Vicenza, magistrato che ha diretto l’inchiesta, puntualmente aggiornata sulle indagini svolte dai Carabinieri del Nucleo Operativo, ha richiesto al Gip presso il Tribunale di Vicenza il rinvio a giudizio per la donna ritenuta responsabile del reato di estorsione e truffa aggravata in concorso con il marito.