Confartigianato Veneto, Bonomo lascia il timone dopo la “scalata mancata”
Notizia a sorpresa per i non addetti ai lavori quella che giunge dai “piani alti” del Veneto in seno all’associazione di categoria Confartigianato Imprese: l’altopianese Agostino Bonomo ha presentato le dimissioni da presidente regionale e, contestualmente, dal direttivo della provincia di Vicenza. Con parole amare nel spiegare l’opzione prescelta in premessa e “al miele” nel congedo dall’associazione e da chi lo ha affiancato in questa esperienza.
La risoluzione incontrovertibile da parte del dirigente e imprenditore artgiano nel campo della panificazione, in carica da 4 anni, lascia vacante il doppio ruolo di guida in Veneto e a Vicenza per gli artigiani associati. Ai “vice” rimasti nel ruolo l’incarico di traghettare le associazioni territoriali fino alle nuove nomine. SI tratta del padovano Roberto Boschetto e del rodigino Marco Marcello
Una “decisione di natura personale” come la definisce lo stesso presidente uscente, per quanto somigliante da non confondere con i “motivi personali” che spesso in situazioni analoghe vengono indicati per scansare polemiche o domande urticanti. In un messaggio scritto di proprio pugno e affidato alla diffusione via ufficio stampa Bonomo fa riferimento alla mancata convergenza sul suo nome per la corsa al mandato nazionale non lasciando adito ad altri dubbi. Un aspetto che, facile intuirlo, ha costituito un peso specifico importante nel maturare la decisione perentoria di presentare le formali dimissioni.
“Si tratta – spiega il diretto interessato – di una decisione personale, che ho preso in serenità ma non senza rammarico, visto l’inestimabile valore dell’esperienza di vita che ho avuto modo di maturare non solo in questi anni di presidenza, ma già prima nel mio
articolato percorso nella rappresentanza associativa. Non nascondo che l’obiettivo da dirigente fosse quello di guidare l’associazione a livello nazionale, forte delle esperienze a livello provinciale e regionale. Ciò non tanto per ambizione personale, quanto perché resto profondamente convinto che il nostro modello vicentino e veneto di articolazione associativa così fortemente radicato possa essere utilmente mutuato in altre parti del Paese”.
Bonomo rivestiva dal 2015 il ruolo di vicepresidente nazionale, e dall’anno successivo era stato eletto al vertice in Veneto (già dal 2011 invece dirigeva il comparto vicentino), il cui mandato sarebbe scaduto nel corso dell’anno 2022 dopo il rinnovo per un secondo triennio. Per portare avanti il progetto condiviso con i collaboratori più stretti, in altre parole serviva come premessa indispensabile un’altrettanta convergenza al di fuori dei confini regionali.
“Purtroppo, solo alcune realtà avrebbero accolto le mie progettualità sempre a favore delle imprese. Non trovando quindi un consenso sufficientemente ampio, ho ritenuto nel rispetto della democrazia associativa che da sempre è per me valore fondante, di lasciare ad altri tale possibilità. Chiudo così un ciclo: è giusto e naturale che chi ha lavorato ed è cresciuto negli anni con me possa portare avanti un percorso intrapreso, soprattutto in questi difficili momenti per le imprese del nostro comparto. Lascio il mio incarico con la consapevolezza che l’esperienza e le competenze acquisite dai miei colleghi consentiranno loro di proseguire il percorso. Il mio non è un addio – conclude Bonomo – ma un arrivederci, da collega a colleghi, a una delle tante iniziative che Confartigianato sicuramente saprà mettere in campo, come ha sempre saputo fare, per il progresso dei suoi associati”.