Ancora una vittima del “male oscuro”. Ventenne vicentina si toglie la vita in Valgadena
Un’automobile vuota posteggiata in prossimità del ponte di Valgadena in piena notte, a Enego, ha lasciato presagire che un nuovo dramma si fosse già consumato, come poi purtroppo i vigili del fuoco hanno confermato.
Ancora una volta si tratta di una giovane ragazza vicentina a togliersi la vita, lanciandosi nel vuoto. La seconda vittima del “male oscuro” che si registra in appena tre settimane sull’Altopiano dei Sette Comuni.
Stanotte sono stati proprio i pompieri a scoprire prima la vettura e poi, intorno alle 3 di del mattino, a individuare recuperare il corpo di una ventenne che da qualche ora mancava dalla sua casa nell’Altovicentino. Non era rientrata entro l’orario di coprifuoco e la sua famiglia, in comprensibile apprensione viste le abitudini della figlia, aveva informato i carabinieri della compagnia di Thiene, di competenza territoriale.
Dopo meno di un paio d’ore dall’informativa diffusa a tutte le forze dell’ordine e di soccorso il ritrovamento dell’auto indicata dai congiunti ha spento le speranze di ritrovare la giovane ancora in vita. L’aveva parcheggiata in un piazzale vicino al viadotto, per poi compiere l’atto estremo. Nessun ulteriore particolare verrà reso noto su questa triste vicenda che addolora ancora una volta l’Altovicentino per una così giovane vita prematuramente spezzata.
A chi si trova a vivere una fase difficile ricordiamo ancora una volta che esistono molteplici possibilità di aiuto, ascolto e sostegno offerte da associazioni e persone che conoscono i problemi legati ai disagi personali che possono affliggere chiunque in determinate periodi di vita. L’invito per chi dovesse trovarsi in difficoltà temporanea o in condizioni psicologiche di instabilità emotiva è di contattare liberamente e anonimamente gli operatori del numero unico attivi 24 ore su 24, come il Telefono Amico (02 2327 2327, il Telefono Azzurro (1.96.96), il Progetto InOltre (800.334.343) e la Fondazione Di Leo (800.168.768). Risponderanno persone qualificate che potranno prospettare possibili alternative e percorsi già sperimentati con ottimi riscontri.