Per la poltrona di sindaco è sfida generazionale: contro Boscardin c’è Frison. Le interviste
A dividerli mezzo secolo esatto eppure la grinta sembra accomunarli entrambi. Mancano ormai meno di due settimane al voto e ad Enego va in scena l’inedita sfida fra l’uscente Ivo Boscardin, 73enne a capo della lista “Un Futuro per Enego” e Marco Frison, classe 1999 al timone della lista “Progetto Enego”.
Forte dell’esperienza maturata sul campo il primo, che ha da poco annunciato l’affidamento dell’immobile comunale Centro Fondo Valmaron con un ampio progetto di rilancio, apprezzato Presidente della Pro Loco il secondo che invece punta sulla vivacizzazione del paese.
Lista “Un Futuro per Enego”, Candidato sindaco: Ivo Boscardin
5 anni di amministrazione non facili: dalla pandemia che ha colpito tutti a questioni più locali come la gestione del Centro Fondo. Ci fa un breve bilancio?
“Sono stati cinque anni molto difficili. Pochi mesi dopo l’insediamento è arrivato il Ciclone Vaia che ha distrutto il patrimonio boschivo del Comune, nostra principale risorsa. Quindi abbiamo dovuto affrontare il rispristino dei danni subiti dalla contrada Fosse dovuti all’alluvione del giugno 2017. In entrambi questi casi il Sindaco ha dovuto assumersi e gestire il ruolo di Soggetto attuatore, conferito dal Presidente della Regione Veneto, con un organico comunale per gestire queste emergenze, queste enormità, assolutamente sottodimensionato. Malgrado questo abbiamo portato a termine praticamente tutti i progetti del programma elettorale e abbiamo affrontato molte altre questioni come ad esempio la sistemazione dell’organico, organizzando ben 5 concorsi; proceduto alla riassegnazione delle 15 malghe con un totale rinnovo delle condizioni dell’affidamento, più favorevoli ai giovani residenti; abbiamo sistemato l’annosa questione dei “cassonetti” di Marcesina che si trascinava da decenni; abbiamo risolto la questione degli Usi Civici, trovando dopo una quindicina d’anni la soluzione che vede interessati circa 400 soggetti. Abbiamo pensato al decoro del paese, delle contrade, abbiamo rinvigorito i parchi, abbellendoli con statue lignee, percorsi guidati, giochi inclusivi per bambini, creando aree attrezzate per i nostri ospiti e non solo, abbiamo proceduto alla asfaltatura e alla messa in sicurezza di diversi chilometri di strade, del centro e della periferia, soprattutto nel tratto Bivio Dori-Marcesina, battuto da migliaia di mezzi pesanti impegnati nel trasporto legname post Vaia. Alla fine, ed è di questi giorni la notizia, si è giunti all’affidamento del Centro Fondo Valmaron. Dopo anni ed anni di proroghe e di aste andate deserte, finalmente l’affidamento a una nuova Società di Eneghesi del Centro Polifunzionale Valmaron per un periodo di 10 anni. Un risultato di grande portata che metterà in funzione le potenzialità e le nuove prospettive turistiche e di sviluppo della zona Valmaron – Marcesina prevedendo attività sportive outdor tutto il tempo dell’anno, non solo nel periodo invernale.
Ricandidarsi perché? Cosa manca a Enego su cui lei vorrebbe impegnarsi?
Ci ricandidiamo perché tanto abbiamo fatto, ma tanto resta ancora da fare. Ci sono lavori e progetti che devono essere conclusi per non interrompere un percorso che ha come obiettivo la crescita complessiva di Enego ,il nostro paese, per migliorare le condizioni di vita per i residenti, la sua attrattiva per i turisti e per recuperare il piacere di viverci anche da parte dei nostri giovani.
Il calo demografico che colpisce i comuni, specie quelli di valle e montani: come tentare una soluzione o un intervento che vada oltre le intenzioni?
Lo spopolamento nel nostro paese è dovuto non solo allo spostamento verso la pianura ma soprattutto alla scarsa natalità. Occorre garantire a chi vive in montagna costi equiparati a chi vive in pianura prevedendo incentivi e interventi fiscali, e questo è un compito che spetta a Organismi sovracomunali e allo Stato. Quello che possiamo fare noi è creare migliori condizioni di vivibilità, mantenendo i servizi, non tralasciando la cura del paese, della infrastrutture, della viabilità, aiutando soprattutto i giovani in età scolare . Agli alunni che frequentano le superiori viene erogato un contributo di 300 euro all’anno per coprire i 70% delle spese di trasporto e puntiamo ad arrivare a coprire il 100% ,sosteniamo tutte le spese di gestione della Scuola materna, copriamo più della metà del costo della mensa degli alunni delle Elementari e delle Medie e il canone per lo scuolabus è stato dimezzato . Confidiamo di continuare su questa linea e se possibile prevedere nuovi aiuti.
Lista “Progetto Enego”, Candidato sindaco: Marco Frison
Da Presidente della Pro Loco ha potuto vivere il paese anche se da una prospettiva diversa. Che paese è oggi Enego?
Oggi Enego è un paese in cui in molti pensano sia quasi impossibile riprendersi dalle criticità che stiamo vivendo ormai da alcuni anni e riproporci come cittadina attraente per turisti e possibili residenti. Noi, invece, siamo convinti che questo cambiamento sia possibile. Un cambiamento però così profondo nella società eneghese deve essere sviluppato non solo dall’Amministrazione Comunale ma da tutti quei cittadini che credono in NOI, un NOI inteso come comunità e territorio che guarda al futuro, senza egoismi ma cercando di costruire un dialogo con le numerose realtà sociali ed associazionistiche territoriali. Quindi è un paese che ha bisogno di una ‘scossa’ e che deve tornare a credere in sé stesso e nelle sue molteplici potenzialità.
Candidarsi perché? Cosa manca a Enego su cui lei vorrebbe impegnarsi in modo particolare?
“Nel nostro “Progetto Enego” consideriamo la questione sociale come aspetto fondamentale della strategia amministrativa in un paese come Enego. Nostra chiara convinzione è che ogni progetto di sviluppo e di progresso sociale ed economico non possa muoversi e non possa mirare se non al mettere al centro la persona in ogni fase della sua vita, nella sua unicità e dignità, nei suoi diritti fondamentali, nel contesto nel quale si trova a vivere, con tutte le sue esigenze e le sue potenzialità. Questo vale anche per un paese come il nostro, segnato da una particolare fragilità sociale causata da diversi fattori: l’aumento dell’età media della popolazione, l’isolamento geografico, la distanza dai maggiori centri di servizi sanitari, formativi e lavorativi, il calo della popolazione con la conseguente riduzione di risorse disponibili a creare realtà di socializzazione anche per i più giovani. Quindi lavorare per un programma sociale e turistico serio e dinamico che non lasci per strada nessuno e punti ad uno sviluppo del territorio e delle persone, attraverso un dialogo sempre puntuale con l’Amministrazione comunale attraverso i “Comitati di Contrada” ed i loro rappresentanti che vogliamo istituire e far diventare filo diretto con il Comune”.
Il calo demografico che colpisce i comuni, specie quelli di valle e montani: come tentare una soluzione o un intervento che vada oltre le intenzioni?
Lo spopolamento è uno dei problemi più importanti per il nostro paese che negli ultimi anni ha perso molti residenti e vede sempre più ragazzi trasferirsi al di fuori dell’altopiano. Per invertire quindi la “rotta” negativa bisogna lavorare nel garantire servizi al cittadino che lo tuteli e lo sostenga nell’affrontare tutte quelle problematiche che si incontrano nella vita comune in un paese di montagna. Importante sarà ripristinare il servizio di assistenza domiciliare per gli anziani e le persone fragili, potenziando i tempi di presenza e di lavoro dell’Assistente Sociale comunale, aprire un “punto giovani” di ascolto e di protagonismo dei più giovani, attivare un servizio di prenotazione e accompagnamento alle visite mediche per coloro che ne necessitano, creando un fondo per i nuovi nati e i nuovi residenti e continuando a sostenere le spese dei ragazzi che frequentano le scuole superiori e l’università. A fianco del lavoro nel campo sociale sarà importantissimo puntare ad uno sviluppo del campo turistico, commerciale, artigianale ed agricolo portando quindi alla creazione di nuovi posti di lavoro. Quindi per sostenere le realtà lavorative interne ad Enego punteremo a sostenere con agevolazioni sui tributi locali, gli ammodernamenti e ristrutturazioni delle attività, se coerenti con una pianificazione e visione complessiva.