Personale “in nero” al ristorante, due i minori. Sanzioni per 177 mila euro, denunciati anche i genitori

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Salasso da 177 mila euro che vale (anche) come monito per chi in Altopiano di Asiago – e nel resto del territorio – persevera ad impiegare dei collaboratori in maniera irregolare al titolare di un ristorante di Enego. A seguito di un controllo mirato delle Fiamme Gialle, la manodopera presenta è risultata “assunta” – il virgolettato è necessario – senza alcun tipo di rapporto di lavoro, per diverse mansioni di servizio ai tavoli e cucina.

Cinque le persone trovate all’opera senza contratti di prestazione in corso di validità, dei quali due adolescenti minorenni. Insieme ai finanzieri della tenenza di Asiago sono stati chiamati gli ispettori dell’Ispettorato del Lavoro di Vicenza, per approfondire la posizione dei collaboratori. Altri 5 dipendenti qui non assimilabili alla posizione definita in gergo “in nero” presentavano comunque delle irregolarità anche queste passibili di sanzione. Nel complesso quindi sono 10 le figure fatte oggetto di accertamenti, due di questi di età compresa tra i 14 e i 16 anni. 

Assai “salate”, a ben vedere. Nei confronti del responsabile della struttura ricettiva, infatti, sono state quindi accertate le violazioni che impongono la corresponsione di oltre 177 mila euro. Il datore di lavoro, oltre ad aver impiegato lavoratori senza preventiva comunicazione obbligatoria, versava i compensi dei servizi praticati in banconote contanti, pratica che ormai da tempo non più concessa in ragione delle vigenti regole sulla tracciabilità delle retribuzioni ai dipendenti. La denominazione del locale altopianese non viene citata nel report del comando provinciale di Guardia di Finanza, né i nominativi delle figure sottoposte a denuncia: si tratta del Civico 99 di piazza San Marco.

Ad aggravare la posizione del titolare dell’impresa, il fatto di aver ha impiegato non in regola due lavoratori minorenni, non adempiendo ai contributi all’Inps e ad aggiornare il libro unico del lavoro. Automatica la richiesta dei finanzieri finalizzata alla sospensione della licenza e dell’attività economica, approvata e resa esecutiva dagli uffici dell’Ispettorato del Lavoro. Altrettanto dovuta la denuncia personale in Procura della repubblica del datore di lavoro, ma oltre al ristoratore saranno chiamati in causa anche i genitori dei minori interessati, per violazione delle specifiche norme poste a tutela del lavoro dei bambini e degli adolescenti. Anche per ciascuno degli esercenti la patria potestà, a tutti gli effetti, sono scattate le notifiche che porteranno a quattro denunce denunce.

La notizia è in aggiornamento