Una maxiscritta dedicata a Marco sul prato della chiesa. Oggi l’addio al boscaiolo di soli 32 anni
Giornata triste quella di oggi in buona parte dell’Altopiano dei 7 Comuni, dove in molti si fermeranno in raccoglimento in omaggio alla memoria di un giovane uomo di soli 32 anni deceduto a meno di una settimana da un violento scontro stradale. Si chiamava Marco Bussolaro, molto conosciuto ben oltre i confini di Enego, il paese in cui viveva e da dove ogni giorno partiva armato degli attrezzi del mestiere di boscaiolo. Insieme al fratello e al padre, nell’impresa boschiva di famiglia.
Proprio in questa località, alle 16 del pomeriggio odierno, si svolgerà oggi la cerimonia di commiato nella chiesa locale. Ad attendere Marco anche una grande scritta sul prato davanti al sagrato, preparata dagli amici. Il giovane è spirato in ospedale giovedì scorso, dopo aver lottato con tutte le energie residue per superare i traumi gravi riportati sabato 9 luglio. Di ritorno da qualche ora trascorsa con gli amici, era uscito di strada all’altezza del bivio di Busafonda per cause ancora da accertare. Nel corso della stessa serata era stato trasportato in eliambulanza a Trento, vista la necessità di intervenire al più presto.
Alle Melette nel territorio di Gallio lo schianto in moto, con a bordo un’amica vicentina di 28 anni, rimasta anche lei ferita in maniera seria – fratture e contusioni diffuse – ma fuori pericolo. Per il conducente della due ruote, invece, il ricovero in rianimazione all’ospedale Santa Chiara non ha sortito gli effetti sperati, dopo una settimana di speranze spezzate dalla notizia della sua morte. Sin dai primi soccorsi si era capito che la vita del 32enne altopianese era appesa a un filo, e si è fatto tutto il possibile per salvarlo. Una volta accolto in terapia intensiva non si era più risvegliato dal coma indotto.
Ad accompagnare oggi il feretro di Bussolaro, proveniente dal capoluogo trentino, i genitori Raffaele e Renata e il fratello Andrea, uniti in questi giorni di lutto insieme alla compagna Angelica e agli altri parenti più vicini per superare la grave perdita. In un gesto concorde di solidarietà, i familiari hanno indicato la scuola materna di Enego e quindi i bimbi del paese come destinatari di eventuali offerte in luogo di omaggi floreali. Dalle 14 di oggi sarà possibile riservare un saluto alla salma, in via riservata, prima della cerimonia in chiesa. Marco era soprannominato “Biai“, nomignolo affettuoso con il quale era conosciuto in zona e nella compagnia di amici.
Vicine ai familiari anche la Pro loco di Enego, con cui il Marco Bussolaro aveva collaborato in passato mettendo a disposizione il tempo libero, e l’amministrazione comunale cittadina. Il sindaco Ivo Boscardin ha proclamato il lutto cittadino in sua memoria. “Sempre attivo nel volontariato, collaborava generosamente con più associazioni, lavoratore instancabile e grande amante del suo paese e dei suoi boschi, lascerà un vuoto incolmabile nella nostra comunità”. E ancora: “la Pro Loco Enego – si legge nel comunicato apparso alla notizia del decesso del giovane -, con il suo Presidente e Direttivo, è vicina alla famiglia di questo ragazzo che per anni, con la sua disponibilità e gentilezza, ha saputo sostenere le varie realtà associative eneghesi”. Al boscaiolo altopianese lo scorso week end è stata anche dedicata una gara di corsa sulla Piana di Marcesina, un luogo a lui molto caro.