Esplorare il Vicentino – Cave di Rubbio
Arte all’aria aperta: è ciò che sono le Cave di Rubbio, piccolo paese dell’Altopiano di Asiago.
Negli anni Ottanta, dopo l’attività estrattiva, le cave ripresero vita grazie al lavoro dell’artista bassanese Toni Zarpellon, che le rese le sue “tele”.
La sua prima opera fu la Cava Dipinta che proprio quest’anno compie trent’anni. È la prima cava che si incontra e di sicuro la più appariscente: l’artista ha dipinto una moltitudine di volti umani e animali dai colori sgargianti su ogni parete e sasso.
La visione d’insieme è davvero singolare: in mezzo ad un boschetto esplode un quadro di colori, tanti volti e occhi che fissano il visitatore, poi, avvicinandosi, compaiono un teschio, un profilo animale, un grande volto. Tra le tante figure, su un masso a terra si trova anche un messaggio dell’autore: “Il rapporto con il silenzio e lo spazio aperto della natura aiuta a scoprire la propria identità”.
La seconda opera è la Cava Abitata; questa contrasta fortemente con la prima per i colori smorti e la presenza di sculture anziché di pitture. Sono presenti dei volti ricavati da vecchi serbatoi e marmitte appesi alle rocce. La scena è quasi inquietante e anche qui vi si trova un messaggio lasciato dall’artista: “Liberazione dai miti e dagli incubi della civiltà industriale e dei consumi”.
Esistono altre due cave rielaborate da Toni Zarpellon, la Cava Laboratorio dove i visitatori possono interpretare liberamente le installazioni presenti e la Cava Teatro dedicata ad eventi; al momento però sembra che solo le prime due cave siano ancora visitabili.
Per raggiungere le Cave di Rubbio occorre superare l’abitato di Rubbio e prendere la strada che conduce al Monte Caina.
Superate le antenne televisive si posteggia l’auto subito dopo lungo la strada. Non esiste alcun cartello che indichi le cave ora, ma basta prendere la stradina asfaltata in discesa per Contrà Molaghi e in cinque minuti si raggiungono le cave.
Rubbio si trova ai margini del plateau sommitale dell’Altopiano di Asiago, sopra Bassano del Grappa e Marostica, a poco più di 1000 metri di altitudine. Si sale da Marostica per Pradipaldo e Tortima. Oltre alle Cave di Rubbio si può camminare fino al vicino Monte Caina dove si gode di un ampio panorama sulla pianura fino alla Laguna di Venezia e il Monte Grappa, oppure ci si può addentrare nella valletta carsica della Vallerana e salire al Monte Campolongo dove si trovano i Trinceroni della Grande Guerra.
Questi ultimi solcano il versante a precipizio sui paesi di Oliero e Campolongo sul Brenta in Valsugana. Oltre a lunghe trincee si trovano diverse gallerie, ricoveri, osservatori e un piccolo ospedale militare scavato nella roccia.
Sulla dorsale tra Rubbio e la Cima Campolongo si trovano pascoli e malghe, percorso ideale per chi vuole rilassarsi camminando tra facili strade sterrate e viste panoramiche.