“Metà famiglia” sbaglia uscita tra i cunicoli di una galleria. Ritrovati padre e figlio
Secondo week end di agosto fortunatamente senza interventi significativi sulle montagne del Vicentino, anche se il soccorso alpino provinciale ha portato a termine un paio di interventi, agevoli e con buon esito finale.
Un allarme preso subito in carico dal personale del Cnsas di Asiago è stato lanciato nel tardo pomeriggio di ieri dalle asperità del Monte Fior, da una mamma preoccupata dal mancato rientro al punto di ritrovo prefissato da parte del marito e di uno dei due figli, che si erano avventurati all’interno di una delle 16 gallerie scavate nella roccia dai soldati nel corso della Prima Guerra Mondiale, tra Foza e Gallio, a quota 1.500 metri.
Tra prati, boschi e panorami naturali in quell’area sorge la cosiddetta “città di roccia” che conserva trincee e gallerie testimoni della Grande Guerra, spesso meta di visitatori. All’interno dei cunicoli, di facile accesso e percorribili senza la necessità di attrezzatura specifica, in pratica si trova una biforcazione che porta a due differenti uscite, circostanza nota ai soccorritori che non a caso hanno inviato due team sulle tracce degli “scomparsi”. Il padre e il figlio “esploratori” avrebbero imboccato quello sbagliato per il rientro, smarrendo la via maestra, mentre la donna con l’altro bambino della coppia erano rimasti in attesa dei congiunti all’ingresso della grotta. Da qui la comprensibile apprensione crescente con il trascorrere dei minuti, sfociata nella richiesta di intervento del soccorso alpino intorno alle 17.30 di domenica.
Una volta vista “la luce”, i due escursionisti si sono trovati all’esterno in malga Slapeur, nei pressi del Monte Fior in territorio di Foza, dove sono stati notati dai conduttori dell’attività di montagna. Proprio questi ultimi hanno indicato a chi li stava cercando il sentiero che avevano imboccato, raggiungendoli e scortandoli al luogo dove di parcheggio la loro auto, mentre una seconda squadra accompagnava l’altra “metà” della famiglia dopo aver rassicurato la madre in pensiero sul ritrovamento dei congiunti, in ottima salute. La vicenda, quindi, si è conclusa con il più classico dei lieto fine.
Ieri mattina un primo intervento, alle 9.30, riguardava la ricerca di un fungaiolo di cui si erano perse le tracce da Campo Roà, nel territorio altopianese di Roana. Ricerche concluse praticamente sul nascere, visto che l’uomo poi ha raggiunto la propria auto dopo essersi smarrito nei boschi, facendo autonomamente rientro a casa.