A Gallio e Arsiero due punti di atterraggio dell’elisoccorso notturno del Suem 118
Si rafforza la rete dei servizi di soccorso per la popolazione residente nelle aree montane nel territorio dell’Ulss 7 Pedemontana, oltre che per le decine di migliaia di turisti presenti ogni anno in estate e in inverno in queste località. Da questa settimana, infatti, in caso di necessità i campi sportivi di Gallio e Arsiero possono essere utilizzati come punti di atterraggio per l’elisoccorso notturno, a beneficio così della presa in carico dei pazienti critici di questi territori per i quali è indicato il trasferimento immediato presso gli ospedali Hub limitrofi.
In questo caso, dunque, d’ora in avanti l’equipaggio dell’ambulanza, una volta recuperato e stabilizzato il paziente, potrà dirigersi verso il punto di atterraggio più vicino, dove il paziente sarà imbarcato sull’elicottero che lo porterà a destinazione, seguendo le indicazioni della Centrale Suem 118.
30SET 22:50 #elisoccorso #Leone1 effettua la prima missione notturna per il trasferimento di un paziente in condizioni critiche dall’ospedale di #Conegliano a quello di #Treviso pic.twitter.com/AKBzPxjzmw
— SUEM Veneto (@SUEM_Veneto) October 1, 2021
L’attivazione dei nuovi punti di atterraggio rientra nell’ambito del piano regionale di implementazione dell’elisoccorso notturno, un progetto coordinato dalla centrale operativa 118 di Treviso. Nelle ultime settimane un team di operatori di Pronto Soccorso dell’Ulss 7 Pedemontana che collabora col Dipartimento Regionale Suem 118 ha valutato diverse possibili sedi di atterraggio e questo ha permesso di individuare infine a Gallio e Arsiero quelle più idonee, sia per gli spazi a disposizione sia per la presenza di un sistema di illuminazione.
“Ringrazio le amministrazioni comunali di Gallio e Arsiero che hanno subito concesso l’utilizzo dei rispettivi campi sportivi in caso di necessità – sottolinea il direttore generale dell’Ulss 7 Pedemontana Carlo Bramezza -. Con l’attivazione dell’elisoccorso notturno incrementiamo in modo significativo la nostra capacità di assistere i pazienti più critici e questo è a maggior ragione importante in un territorio come il nostro che vede la presenza di ampie zone montane”.