Cinque indagati sul crollo e incendio di Gallio. Oggi l’autopsia sui resti della vittima
L’attesa per conoscere la data delle esequie di Luigi Rossato, medico in pensione vittima del crollo e dell’incendio di via Ech a Gallio, quando sarà concesso il previsto nulla osta alla sepoltura dei resti del 72enne dalla Procura di Vicenza, e le prime mosse della stessa sul piano giudiziario. Parallelamente la raccolta fondi a favore della famiglia straziata da un devastante incidente causato (almeno in ipotesi) dalla rottura di un tubo di gas metano di media pressione, martedì scorso 1 ottobre 2024, nel corso di lavori di cantiere per la posa della fibra ottica nel paese altopianese.
Infine, ma non ultima, la richiesta di riservatezza da parte della famiglia Rossato, vale a dire dalla vedova Sonia e dai due figli adulti della coppia. Uno dei quali – Michele, di 26 anni – è rimasto ferito nella prima esplosione ed è salvo per miracolo: solo qualche metro più in là ed è probabile che la deflagrazione lo avrebbe investito, riservandogli la stessa sorte del padre. Questi gli aggiornamenti che seguono ai tragici fatti di martedì sera, quando poco dopo le 17 un doppio scoppio e un incendio su due fronti ha sconvolto la routine di Gallio e i suoi abitanti.
Nel fascicolo d’indagine aperto a Vicenza relativo all’evento improvviso con esiti mortali sono stati iscritti cinque nominativi ad oggi. Si tratta dei vertici dell’azienda siciliana – la sede in provincia di Catania – incaricata dei lavori effettivi: titolare e legale rappresentante della ditta, l’operaio che manovrava la trivella che fisicamente avrebbe perforato una delle condutture del sottosuolo, il campo cantiere presente e il progettista che ha redatto il piano di lavori. Un quinto soggetto fa parte di una seconda impresa esterna, incaricata in questo caso della mappatura dei sottoservizi, un elemento cruciale dell’inchiesta. Si tratta in tutti i casi di atti dovuti, come è corretto specificare. L’attribuzione di responsabilità in vista del procedimento penale costituirà una matassa non facile da sbrogliare, con necessità di più consulenza tecniche mirate probabilmente.
Inferno di fuoco a Gallio, trovati tra le macerie i resti del corpo del medico in pensione
I reati contestati consistono nel disastro e nell’omicidio colposi, a cui si aggiunge anche il capo d’imputazione per lesioni colpose vista la presenza di una persona sopravvissuta, ma ferita. Illesa la moglie del dottor Luigi Rossato, che si trovava a distanza dal luogo del disastro, mentre l’altro figlio si trovava a Padova, dove vive e lavora, informato di quanto avvenuto nella prima serata. Rimane ancora da dire, in sede di aggiornamento sui fatti di Gallio, che i resti dello sfortunato pensionato, il quale si trovava in casa per un periodo di convalescenza e riposo dopo un intervento programmato ad una spalla, saranno presi in esame nelle prossime ore, in una sala attrezzata per le autopsie dell’ospedale di Asiago.
Luigi Rossato, padovano per origini (era di Montagnana), viveva in Altopiano da oltre 35 anni: una scelta di vita e professionale. Qui ha fondato la propria famiglia e sono cresciuti i figli. Ha lavorato a lungo per le Ulss locali nelle varie denominazioni che si sono succedute, fino all’odierna Ulss 7 Pedemontana, come specialista di igiene e alimentazione e prima ancora come medico generale. Nel periodo pandemico, pur se già in pensione, si era anche lui messo a disposizione nel centro di vaccinazione allestito a Roana.
Ecco i due video dei vigili del fuoco, rispettivamente di martedì 1/10 nel corso delle fasi di spegnimento e mercoledì 2/10 all’indomani dopo la conclusione delle ricerche dell’uomo disperso, che mostrano lo scenario del drammatico fatto accidentale.