Giovani promesse ai fornelli: all’Artusi di Recoaro il primo premio nel ricordo di Albert Carollo

Sono ancora vive la verve culinaria e la voglia di sperimentare di Albert Carollo, chef e ristoratore vicentino prematuramente scomparso nel 2022. Lo attesta il concorso in sua memoria tenutosi mercoledì scorso ad Asiago, con la partecipazione di tanti giovanissimi aspiranti chef degli istituti alberghieri della zona.

Un’iniziativa fatto di emozioni e di vibrazioni positive, oltre che di talento, quella voluta da un gruppo di amici dell’indimenticato cuoco di Posina, desiderosi di promuovere nel suo nome le giovani promesse dietro ai fornelli vicentini. Da qui la costituzione di un comitato promotore presieduto da Marino Finozzi, annunciato lo scorso novembre ed in questi giorni alle prese appunto con la prima edizione del concorso: “La competizione consisteva nella preparazione di piatti con cottura a bassa temperatura, attraverso la tecnica di cucina che Carollo amava testare – ha spiegato Andrea Cecchellero, consigliere regionale della Lega – Liga Veneta e componente del comitato – sfida culinaria per la quale hanno gareggiato l’Istituto Americo da Schio di Vicenza, l’Artusi di Recoaro ed il Rigoni Stern di Asiago, padrone di casa in quanto ospite della kermesse”.

Per gli studenti, un’ottima opportunità per mettersi alla prova, oltre che per scambiare esperienze con i coetanei. Il tutto, partendo dai piatti della tradizione vicentina, perché la voglia di innovare non può prescindere dalle proprie radici e dal valore dei prodotti locali, base irrinunciabile dei piatti forti di Albert Carollo: “Ha vinto una coppia dell’Artusi, che ha guadagnato per la propria scuola una riproduzione in vetro di murano del Leone di San Marco. In generale, un risultato lusinghiero per questa prima edizione, fortemente voluta da tutto il comitato” ha concluso un emozionato Andrea Cecchellero. Un successo sicuro preambolo di nuove iniziative: sempre nel segno di Albert e di quell’amicizia capace di fruttare oltre il tempo e il dolore della separazione.

Un premio nel ricordo di Albert Carollo: “Il suo talento vive ancora”