Haring, Banksy, Obey: al Museo delle Carceri la nascita e l’evoluzione della Street Art
“Haring, Banksy, Obey: libertà non autorizzata” è la mostra aperta fino al 23 febbraio presso il Museo Le Carceri di Asiago. Oltre 50 le opere presentate, provenienti da cinque paesi in un’alternanza di lavori su tela, legno, carta, serigrafie firmate, poster, memorabilia oltre ad una selezione di tag e sketch. La mostra è organizzata dall’amministrazione comunale di Asiago in collaborazione con l’agenzia Mv Arte di Vicenza.
La mostra ha aperto al pubblico ieri, venerdì 6 dicembre ed è curata da Matteo Vanzan. Racconta la nascita e l’evoluzione della Street Art internazionale, un linguaggio che, come un fiume carsico, appare e scompare lasciando tracce inequivocabili del suo passaggio sui muri di tutto il mondo.
Protagonisti del percorso espositivo sono le opere di coloro che, dalla New York di fine anni ’60, sono considerati tra i principali portavoce di un’espressione che ha unito intere generazioni: Cope 2, Delta 2, Dondi, John Fekner, King 157, Kool Koor, Indie 184, Keith Haring, JonOne, Bo 130, Microbo, Seen, Taki 183, Toxic, Banksy, D*Face, Dolk, Stelios Faitakis, KayOne, Logan Hicks, JR, Mike Giant, Mr. Brainwash, Obey, Slog 175, Sten e Lex, Swoon, Mr. Wany e molti altri ancora.
Le opere provengono da Italia, Spagna, Francia, Inghilterra e Stati Uniti in un’alternanza di lavori su tela, legno, carta, serigrafie firmate, poster, memorabilia oltre ad una selezione di tag e sketch di Ces, Futura 2000, Phase 2, Mr. Wany, KayOne e Slog 175 selezionati dopo oltre due anni di ricerca e concessi in via esclusiva al Comune di Asiago con l’obiettivo di comprendere le ragioni e i luoghi che hanno permesso alla Street Art di svilupparsi nell’arco degli ultimi decenni.
Le opere d’arte si articoleranno nelle sale del Museo Le Carceri accompagnate da una colonna sonora composta da brani hip hop, rock, punk ed elettronica di artisti quali Public Enemy, Beastie Boys, N.W.A., Krs One, Blur, Massive Attack, Gorillaz, Offspring, Bad Religion, Rage against the machine e molti altri ancora con l’obiettivo di immergere il visitatore nelle strette sinergie tra musica e arti visive nei circuiti underground.
A completare la mostra ci sarà il calendario di eventi collaterali composto da incontri con gli artisti, conferenze, presentazioni e contest dedicati ai giovani e ospitati presso il Museo Le Carceri: si parte sabato 21 dicembre alle ore 15.30: il curatore Matteo Vanzan presenzierà all’incontro “Banksy è chi Banksy fa!” cui seguirà la visita guidata alla mostra.
Tutte le info su asiago.to e mvarte.it.