L’Altopiano contro i 70 km/h sul Costo: “Se l’idea è quella di tappezzarlo di autovelox, ci mobiliteremo”
Si vuole consultare con i colleghi sindaci dell’Altopiano, ma l’idea è quella di non rimanere uno spettatore passivo di fronte a scelte che in primis dovrebbero tener conto delle esigenze del suo territorio di riferimento.
E’ un po’ questo lo stato d’animo del primo cittadino di Asiago, Roberto Rigoni Stern, uno che non le manda a dire e che a lunghi giri di parole preferisce andare diritto al punto: la questione è sempre quella del limite, per ora sperimentale, dei 70 km/h sulla famigerata strada del Costo dove da anni si cerca una soluzione per arginare un problema oggettivo legato all’alto tasso di sinistri, alcuni anche mortali. Un nuovo incontro promosso nella sede della Spettabile Reggenza, proprio ad Asiago, doveva servire a trovare un’intesa tra i vari attori in campo, ma le posizioni ancora sono distanti: Comuni, Provincia e anche forze dell’ordine che sulla partita dei dieci tornanti più famosi del Veneto spendono molte delle ore di pattugliamento.
E per chi sostiene che ridurre i limiti della velocità sia la ‘medicina’, c’è invece chi come Rigoni Stern è convinto che così non solo non si risolva nulla, ma anzi si rechi danno all’Altopiano, puntando piuttosto sullo scardinamento di concezioni consolidate in chi vedrebbe in quei sinuosi tornanti nient’altro che una pista gratuita: “E’ ora di finirla di trattare il Costo come la strada delle scorribande dei motociclisti o del ‘vezzo’ rallistico: i molti pendolari che scendono spesso per esigenze lavorative o familiari, hanno diritto di muoversi in sicurezza senza rischiare di essere multati. C’è un sistema economico che ruota attorno a quella strada che non può essere trattata solamente secondo i canoni egoistici e pretenziosi di chi non ha alcun tipo di approccio costruttivo e realistico rispetto alle esigenze di chi vive in montagna ed è costretto a scendere ogni giorno in pianura per guadagnarsi da vivere. Se si vuole agevolare lo spopolamento della montagna si continui a rendere difficoltose le condizioni di vita di chi la montagna la vive e ne conosce realmente le difficoltà del suo viverci quotidiano”.
Parole nette che trovano sponda anche nel pensiero del primo cittadino di Gallio, Emanuele Munari: “Confido veramente che i 70 km/h siano una misura sperimentale e di breve durata, nel rispetto di chi vivendo quassù non può essere penalizzato spesso per colpe altrui. Mi spiacerebbe, altresì, che i Comuni su cui transita quel tratto di SP349, si accanissero con autovelox e similari. Se questo accadesse – rincara Munari – invito i cittadini altopianesi e non a riportarmelo: non esiterò a muovermi di conseguenza con gli enti preposti.
Una presa di posizione, quest’ultima, condivisa e rafforzata anche dal Sindaco di Asiago che a margine dell’incontro avverte: “Se si dovesse insistere per tappezzare di ulteriori autovelox il Costo, mi farò promotore di una raccolta di firme e chiederò di essere ascoltato dal Prefetto assieme agli altri sindaci dell’Altopiano”.