Locazioni “fuori dai canoni” in Altopiano. La Finanza contesta 400 mila euro di redditi sommersi
Nasce nel periodo della pandemia e delle restrizioni alla libera circolazione delle persone l’inchiesta approfondita avviata dalla Guardia di Finanza di Asiago, che nei mesi scorsi ha “battuto” tutto l’Altopiano dei Sette Comuni per scovare attività di locazione abusive e recuperare somme sottratte al fisco, allo scopo inoltre di bloccare quelle attività senza licenza che danneggiano la corretta concorrenza nel mercato del turismo locale.
L’operazione, denominata con gioco di parole centrato “Fuori dai Canoni”, è stata portata a termine dalla Tenenza di Asiago, dopo le prime indagini avviate nell’estate 2020, in seguito ai primi mesi di emergenza legata al Covid-19. Il bilancio finale consta di 38 soggetti messi sotto indagine, per un totale di 400 mila euro di reddito occulto sottratto a tassazione. A questa cifra vanno aggiunti poco meno di altri 10 mila euro per le evasioni di imposta di registro e tassa di soggiorno e altre violazioni minori.
In base al Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza, ad esempi, è previsto, l’obbligo di registrazione dei nominativi di chi si ospita in alloggio. Le Fiamme Gialle asiaghesi hanno segnalato alla Procura tre soggetti che, destinando l’immobile a locazione turistica, anche in modo saltuario, hanno omesso la registrazione degli alloggiati e, come aggravante, hanno dichiarato all’Ufficiale di stato civile di dimorare presso l’immobile dato in locazione, ottenendo in questo modo delle indebite esenzioni dal pagamento dei tributi locali. Inoltre, l’attenzione investigativa è stata indirizzata anche nei confronti di quelle bed & breakfast, rilevando la presenza nel Comune di Asiago di un’attività ricettiva abusiva: pertanto, è stata sanzionata in via amministrativa ai sensi della Legge Regionale Veneto n. 11/2013.
In una prima operazione analoga sempre conclusa dalle Fiamme Gialle erano stati posti sotto indagine 71 proprietari di seconde case, ai quali vengono imputati redditi sottratti a tassazione per 500 mila euro, un’imposta di registro evasa per 11 mila euro oltre anche qui all’omesso versamento della tassa di soggiorno per i turisti ospitati. Inoltre, sono state sanzionate 5 agenzie immobiliari operanti senza i relativi titoli autorizzativi. “L’attività di polizia economico-finanziaria posta in essere sull’Altopiano dei Sette Comuni – si legge nella nota del comando provinciale berico di Guardia di Finanza – a tutela del distretto turistico, ha favorito un incremento, nel 2022 rispetto al periodo prepandemico, di arrivi e presenze nelle strutture ricettive, alberghiere e extralberghiere, contribuendo a circoscrivere in maniera significativa fenomeni di concorrenza sleale a danno di operatori del settore onesti e rispettosi delle regole, che sono stati danneggiati da condotte scorrette di tal genere”.
Secondo le analisi del Sistema Statistico della Regione Veneto, sono stati 105.347 i turisti in arrivo e 536.873 le presenze complessive, con una percentuale di arrivi in crescita del 18% e un aumento delle presenze che sfiora il 34%. Le strutture ricettive extralberghiere hanno registrato un incremento delle presenze nell’Altopiano che sfiora il 64% e l’imposta di soggiorno incassata dal Comune di Asiago nell’anno 2022 è cresciuta del 25% rispetto anno 2019.