Muore nel sonno a 31 anni, un giorno dopo il vaccino: l’Ulss dispone l’autopsia
C’è sgomento ad Asiago per il decesso improvviso di un giovane di 31 anni, Mattia Brugnerotto, trovato morto a letto ieri mattina intorno alle 11 dalla madre. Mattia, che era in buona salute, aveva ricevuto la prima dose di vaccino anti-Covid una manciata di ore prima, la mattina del 30 luglio, quando si era recato al punto vaccini insieme alla madre.
La famiglia ha dato incarico all’avvocato Roberto Rigoni Stern – che è anche il sindaco di Asiago – di tutelarli chiedendo la nomina di un perito di fiducia che potrà assistere all’autopsia decisa autonomamente dall’Ulss 7 Pedemontana per stabilire se vi sia un nesso fra vaccinazione e decesso. Decisioni in merito da parte della procura della repubblica sono attese per domani.
Il 31enne – come conferma Rigoni Stern – aveva sofferto cinque anni fa di una miocardite (un’infiammazione al cuore) poi superata: si tratta di una patologia rispetto alla quale a partire da aprile di quest’anno sono stati segnalati dei casi in seguito alla somministrazione del vaccino anti-Covid a mRNA (Pzifer o Moderna), principalmente in soggetti giovani (sotto i 30 anni) di sesso maschile, ma rispetto alla quale non è stato ancora identificato un rapporto di causa-effetto. “La famiglia – spiega l’avvocato – vuole che siano chiarite le condizioni che hanno portato alla morte di Mattia, ma non si vuol porre in alcun modo né contro la campagna vaccinale, né contro l’Ulss 7. Chiede solo chiarezza per una morte improvvisa e inspiegabile. Bisogna capire se sia stata effettuata una valutazione adeguata al momento dell’anamnesi prima dell’inoculazione”.
In merito al decesso, la Direzione dell’Ulss 7 Pedemontana in una nota precisa che “al momento non vi è alcuna ragione per sospettare un nesso causale tra i due eventi. Al fine di garantire la massima trasparenza, l’azienda ha comunque disposto lo svolgimento dell’autopsia per accertare le cause del decesso”. A dare una risposta ad una famiglia, sconvolta da quanto accaduto, sarà quindi l’esame autoptico, che verrà svolto appunto nei prossimi giorni alla presenza di un consulente tecnico nominato dalla famiglia.
Mattia Brugnerotto – soprannominato “Meci” – era molto conosciuto ad Asiago: aveva frequentato l’Ipsia Lobbia e ora lavorava in una pizzeria. La sua morte improvvisa ha lasciato nello sconforto i familiari, tutti gli amici e l’intera comunità asiaghese, che ora chiede di sapere cosa gli è accaduto.