Ospedale di Asiago. L’Ulss: “Qualità non si abbassa”
Venti di bufera spirano oltre quota mille sull’Altopiano di Asiago, nel pieno di questo inverno anomalo che tutto fuorchè freddo è. Il gelo è sceso tra gli abitanti dell’Altopiano e l’ULSS 7 Pedemontana, in seguito alla costituzione del nuovo “Comitato Diritto alla salute dell’Altopiano”.
La costituzione del Comitato, che ha già fatto il suo esordio nei confronti della popolazione altopianese il 31 gennaio scorso, lamentando una serie di mancanze al servizio dell’azienda ospedaliera, ha subito messo sul chi va là l’ULSS guidata da Bortolo Simoni.
“Innanzitutto, non ci sarà alcun declassamento delle strutture dell’Ospedale di Asiago – ha spiegato l’Azienda – come già anticipato e condiviso con gli amministratori locali, il nuovo Atto Aziendale in corso di adozione prevede la creazione di un’unità dipartimentale per Ostetricia e Ginecologia, con la definizione e mantenimento di un percorso nascita e di tutti i servizi ad esso collegato, e analogamente anche il Pronto Soccorso sarà riconosciuto come Unità Dipartimentale. Anche la Direzione Medica sarà mantenuta, come unità operativa semplice; quanto alla Pediatria, è stata rafforzata già nei mesi scorsi con l’inserimento di ulteriori medici con incarico libero professionale”.
Anche sulla conclusione dei lavori del nuovo ospedale non vi è alcuna ambiguità secondo l’azienda ospedaliera. “La consegna dell’opera è prevista per il 10 aprile – prosegue l’Azienda – successivamente saranno necessari tra i 60 e i 90 giorni per l’inserimento degli arredi, l’installazione di tutte le apparecchiature medicali e il trasferimento dei pazienti. Poi, come da programma, si potrà passare alla fase 3 del progetto, che prevede la demolizione di una parte della vecchia struttura e il collegamento tra il nuovo ospedale e la parte vecchia che sarà mantenuta”.
Infine, per quanto riguarda l’attività specialistica di pneumologia e neurologia, la Direzione precisa che non si tratta di una soppressione del servizio, ma solo di una temporanea sospensione dovuta alla nota carenza di medici che coinvolge anche molti altri ospedali: non appena sarà possibile reperire gli specialisti mancanti, i servizi saranno riattivati. L’attività di pneumologia è previsto che riprenda dalla fine del mese di marzo.
“In ogni caso – conclude il comunicato – la Direzione dell’ULSS 7 Pedemontana è disponibile a incontrare i rappresentanti del Comitato diritto alla salute Altopiano per fornire tutti i chiarimenti utili, in un’ottica di trasparenza e disponibilità al dialogo che sempre ne caratterizza l’attività”.