Arrestato in Sicilia un membro della banda che rapinò la banca Bvr di Tresché Conca
Ci è voluto quasi anno, ma alla fine tutti e quattro i (presunti ad oggi) componenti della banda di rapinatori – e anche rapitori viste le modalità dell’assalto perpetrato a Tresché Conca di Roana il 2 novembre 2023 – sono stati assicurati alla giustizia. L’ultimo nome ancora presente nella lista delle forze dell’ordine è stato rintracciato e arrestato nella città di Palermo: si tratta di un siciliano di 49 anni. Le sue iniziali sono C.G., secondo quanto riferito oggi dai Carabinieri della Compagnia di Thiene, incaricati da allora di individuare i malviventi, già probabilmente attivi in Veneto in altri blitz analoghi.
Tutti e quattro i responsabili del fatto di cronaca dello scorso autunno – si penserebbe a tre autori materiali dell’incursione nella filiale dell’istituto bancario roanese che fa capo a BVR -Banche Venete Riunite, un quarto bel ruolo di “palo” – risultano ora sotto custodia cautelare e in attesa di giudizio. L’entrata in scena del terzetto alle 12.55 di quel giovedì, appena prima della chiusura per la pausa pranzo dei dipendenti.
La fase di indagine è stata coordinata dalla Procura di Vicenza. Utili alle varie fasi di raccolta di informazioni ed evidenze si sono rivelati i filmati di videosorveglianza interni ed esterni all’edificio di via Fondi nella frazione del Comune altopianese, uniti ad elementi di interesse sortiti a quei tempi, poi approfonditi dagli investigatori. In tre gli uomini autori della rapina effettiva: l’irruzione indossando indumenti a travisarne in parte i volti. Una volta trovato accesso facile avevano preso in consegna i dipendenti chiudendoli a chiave in uno degli uffici, immobilizzandoli con delle fascette da elettricisti. Per un’ora circa, gli impiegati bancari restarono isolati nella stanza, impossibilitati a chiedere aiuto.
Il blitz fruttò alla banda di ignoti di allora 40 mila euro in banconote contanti, con i quattro a fuggire con un’autovettura ripresa da più telecamere. Solo qualche passante all’esterno si accorse di qualcosa di inconsueto allora, ma nessuno pensò ad una rapina in corso nella località di montagna, tanto che i dipendenti attesero a lungo prima di venire liberati e dare quindi l’allarme. Il 49enne siciliano raggiunto solo ieri dalla notifica di arresto subito reso esecutivo in queste ore si trova in cella, nella casa circondariale “Pagliarelli” di Palermo, a disposizione dell’autorità giudiziaria di Vicenza.