Pecore di Foza dilaniate dai lupi in località Waister. Una specie a rischio estinzione

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Sullo fondo l'immagine (Andrea Frigo l'autore) di una delle carcasse di pecora ritrovate

Un assalto, forse due, in un allevamento di ovini in una fattoria in località Waister sulle montagne dell’Altopiano. Ad essere dilaniate dalle fauci dei lupi selvatici sarebbero delle pecore di Foza, specie a rischio estinzione e di cui rimarrebbero in vita meno di duecento capi. A testimoniarlo alcune immagini che riproducono le carcasse di due esemplari, ritrovati due giorni fa in territorio di Roana dopo il banchetto perpetrato da uno dei branchi di predatori carnivori che assalgono animali d’allevamento, in prevalenza durante le ore notturne.

Una nuova rassegna fotografica cruenta unita alla denuncia via social che non può che accrescere la rabbia e rinfocolare il dibattito tra i boschi e le montagne dell’Altopiano, in particolare tra chi lavora nel settore della pastorizia e chi difende la presenza dei lupi, introdotti nell’Altopiano. Un primo blitz sarebbe avvenuto all’alba di giovedì, poi la replica nel corso della nottata successiva. Ai proprietari del gregge non è rimasto che raccogliere quanto rimasto delle pecore allevate e seppellirne i resti per non attirare nuovi predatori.

Preoccupazione che sale, anche in considerazione della salvaguardia della razza autoctona che spopolava nei pascoli in quota nel secolo scorso fino alla progressiva scomparsa, prima di alcune iniziative volte al ripopolamento tutt’ora in corso. Oltre che per vitelli, mucche, asini, mufloni e altri capi ovini tempi duri anche le pecore “protette”, a quanto pare non abbastanza, tutti indistintamente bersagli facili per i lupi affamati.